Dl Malattia professionisti, De Lise (commercialisti): un ‘miracolo italiano’, ora ampliare interpretazione norma

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ROMA – “Il Dl Malattia professionisti, che sospende i termini relativi agli adempimenti tributari a carico del professionista in caso di malattia o infortunio, è un ‘miracolo’ tutto italiano di perseveranza e resilienza, per il quale occorre ringraziare il primo firmatario, il senatore Andrea De Bertoldi, segretario della Commissione Finanze di palazzo Madama. Questa norma alza un velo e mostra a tutti che i professionisti non sono una categoria privilegiata ma semplicemente grandi lavoratori, che tra l’altro hanno permesso agli italiani, nei momenti più duri della pandemia, di restare insieme e non disunirsi. Senza di noi, la ripresa sarebbe stata più lenta, se non inesistente”.

Lo ha detto Matteo De Lise, presidente dell’Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili, intervenendo al Senato della Repubblica, in occasione del convegno “Tutelare la malattia e l’infortunio dei professionisti”, promosso dal gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia.

“Ma adesso – ha aggiunto De Lise – si apre una fase ancora più delicata, perché la norma si può ampliare agli adempimenti civilistici e del lavoro come quelli previdenziali e assicurativi. Soltanto andando a coprire tutte queste fasce si raggiungerà appieno l’obiettivo di tutela della salute dei professionisti e si farà qualcosa per lo Stato, primo beneficiario del lavoro dei commercialisti quando si parla di salvare le imprese e recuperare gettito”.

De Lise ha auspicato anche maggiore centralità per la categoria: “Il Dl Malattia ha il merito di aver tenuto tutti insieme in un progetto che pareva irrealizzabile. Ora vogliamo diventare sempre più importanti nello scenario economico, per questo chiediamo di istituire un tavolo tecnico che possa realizzare un altro ‘miracolo’, questa volta per un fisco giusto ed equo”.

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