Lo scorso 24 novembre, un gruppo di casagiovesi si è recato nella “città eterna”, Roma, insieme al parroco don Stefano Giaquinto, per poter assistere insieme con una folta schiera di devoti di san Vincenzo dé Paoli, alla tradizionale udienza del mercoledì che il Santo Padre tiene con i fedeli. Di solito, il papa tiene l’udienza del mercoledì nella grande sala “Nervi” in Vaticano, questa volta però, i fedeli casagiovesi sono stati accolti nella Basilica di San Pietro, emozionati nel poter incontrare in maniera più “ravvicinata” papa Francesco. In realtà, però, nella basilica vaticana c’è un segno che sancisce la devozione ed il culto verso il Santo francese Vincent de Paul: la grande statua di marmo raffigurante il Santo posta lungo la parte destra della navata centrale, opera dello scultore settecentesco Pietro Bracci.
Si tratta di una scultura che richiama, indissolubilmente, i tratti e le movenze della scultura lignea di San Vincenzo dé Paoli conservata in Casagiove e oggetto di una fortissima devozione da parte del popolo. Il parroco don Stefano Giaquinto, per la lieta occasione, infatti, ha ben pensato di donare al pontefice una riproduzione ridotta della scultura vincenziana casagiovese, un gesto che certamente ha destato emozione e allo stesso commozione tra i presenti all’incontro e tra coloro che hanno potuto seguire la cosa tramite il web. Questo gesto ha voluto sancire, in un certo senso, la promessa fatta pubblicamente qualche mese fa a Casagiove, dinanzi a Tomaz Mavric superiore generale della Congregazione della Missione, in cui si ribadiva che la comunità casagiovese, lungo la scia del Santo che tanto venera, si impegnava religiosamente quanto civilmente ad essere sempre più “Città della Carità”.