Casagiove, parrocchia San Michele Arcangelo il 24 novembre in udienza dal Papa

"Il prossimo 24 novembre la Famiglia vincenziana di Casagiove incontrerà a Roma Papa Francesco"

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A dare la notizia è don Stefano Giaquinto, parroco della chiesa madre di Casagiove intitolata a S. Michele Arcangelo, che con impeto e profonda dedizione da anni opera a favore della diffusione del messaggio di amore e carità ispirato da San Vincenzo de’ Paoli.

Lo scorso 19 luglio, giorno dedicato storicamente alle celebrazioni del Santo di origine francese, con l’inaugurazione del piazzale a lui intitolato si è aperto ufficialmente l’Anno straordinario Vincenziano, un periodo che sarà scandito da una serie di eventi ed importanti iniziative. Tra le tappe di questo percorso spirituale dai risvolti sociali è stata inserita la visita a Roma con il Santo Padre: “Un incontro speciale che ratifica con forza l’impegno della nostra comunità parrocchiale e della città di Casagiove – dichiara don Stefano – che attraverso i suoi volontari vincenziani e i suoi cittadini incarna pienamente lo spirito della solidarietà e della carità cristiana”.

Nell’occasione la delegazione vincenziana casagiovese, la prima della rete vincenziana ad essere ricevuta in udienza dal pontefice, avrà l’onore di consegnare a Papa Francesco l’effigie di San Vincenzo de’Paoli che sarà impreziosita dallo stemma della Città di Casagiove posto in basso. Casagiove, riconosciuta cittá vincenziana, risponde agli appelli del Papa che a gran forza chiede una Chiesa pronta ad intraprendere un nuovo cammino di evangelizzazione.

Papa Francesco infatti, in vista del sinodo della Chiesa cattolica, ha richiamato l’attenzione facendo suo un messaggio di Don Tonino Bello.

Dalle Dis-missioni alla Missione” é il senso concreto di una Chiesa, che a partire dalle parrocchie, deve rimettersi in missione per rinnovare il proprio spirito e la propria azione pastorale. Don Stefano Giaquinto estende a tutta la sua comunità parrocchiale il valore pieno del “camminare insieme” e aggiunge “Sin da ora auguro ai membri del circuito vincenziano e alle persone che verranno insieme a noi a Roma, presso l’Aula Nervi, di vivere un momento di fede, di gioia, di grazia e soprattutto di riconferma dell’impegno, per agire con entusiasmo ed essere operatori di una grande ripartenza“.

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