La Segreteria Provinciale LeS di Caserta dopo la maxi attività sindacale avviata nella giornata di ieri 15 aprile dalla Segreteria Provinciale LeS di Roma dalla quale è emersa la distribuzione ai poliziotti della capitale dei dispositivi di protezione non conformi e oggetto di sequestro da parte della Procura della Repubblica di Gorizia, nella mattinata odierna ha immediatamente avviato un’indagine conoscitiva tra i poliziotti Casertani dalla quale è emerso anche per loro, come sospettato, la distribuzione di mascherine pericolose per la loro salute. Per tali motivi abbiamo inviato al Sig. Questore di Caserta, ai Sigg. Dirigenti Compartimentali delle Specialità, nonché ai Dirigenti e Responsabili di tutti gli Uffici della Polizia di Stato presenti in Provincia di Caserta la seguente “richiesta verifica e di ritiro immediato dei D.P.I. oggetto di Decreto di Sequestro da parte dell’A.G. della Procura c/o il Tribunale di Gorizia – ESPOSTO E DIFFIDA AD ADEMPIERE.”
“Ill.me Autorità, questa Segreteria Provinciale, a seguito di una maxi attività sindacale volta alla tutela della salute dei poliziotti circa il corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuali avviata nella giornata di ieri dalla Segreteria Provinciale LeS di Roma a seguito della notizia che i colleghi del Reparto Prevenzione Crimine Lazio, con ogni probabilità,utilizzino quali D.P.I. le mascherine tipo FFP2 e FFP3 oggetto del decreto di sequestro da parte della Procura presso il Tribunale di Gorizia.
Pertanto, nella mattinata odierna, questa O.S. ha avviata un’indagine conoscitiva tra i colleghi in servizio in questa provincia, infatti, come da noi sospettato anche ai poliziotti Casertani risultano distribuite le mascherine oggetto di sequestro, in particolar modo si è venuti a conoscenza che a molti colleghi è stato distribuito il D.P.I. facciale (WENZHOU LEIKANG) FILTRANTE FFP3 S/VALVOLA EN 149, PRODOTTO DALLA WENZHOU LEIKANG MEDICAL TECNOLOGY CO. LTD e riportato alla lettera k del Decreto di Sequestro art. 253 e segg. c.p.p. emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Gorizia, che ad ogni buon fine si allega alla presente.
Tale incresciosa circostanza non si esclude possa parimenti verificarsi anche negli Uffici diretti dalle S.V. Ill.me.
Da fonti giornalistiche si è appreso che alcuni lotti di mascherine attenzionate dalla Procura di Gorizia sono ritenute “non conformi alle normative vigenti e pericolose per la salute”.
Ciò detto, il fatto di continuare a consegnare ai poliziotti tali D.P.I. “pericolosi”, è gravissimo per cui bisogna porre la massima attenzione intervenendo immediatamente con una verifica di tutte le mascherine in dotazione nei rispettivi Uffici disponendone il ritiro immediato delle stesse con conseguente sequestro penale e messa a disposizione dell’A.G. competente per territorio.
A questo punto questa O.S. vuole comprendere anche come sia stato possibile non accorgersi che tali dispositivi venissero consegnati ingiustamente agli operatori di Polizia quando in realtà sono stati ritenuti, appunto,“pericolosi per la salute”?
Infatti, il decreto di sequestro risalirebbe al 22 marzo u.s. e ad oggi sono trascorsicirca 25 giorni senza che nessuno si sia sentito in dovere di proteggere la salute dei poliziotti, se non dopo il nostro intervento di stamane e da oggi, con la presente, anche in tutti gli altri Uffici della provincia di Caserta.
Rispetto a quanto su esposto, questa struttura provincia chiede al Signor Questore di Caserta come tutto questo possa essere accaduto e se ha posto in essere tutto ciò che è di Sua competenza in quanto, tra l’altro, parte di questi D.P.I. vengono distribuiti proprio dall’Ufficio Provinciale Sanitario della Questura.
A tali quesiti pretendiamo delle risposte perché dobbiamo capire dove si sia inceppata la macchina ovvero conoscere dove si sia verificato il difetto di comunicazione tra i vari enti (Procura, Guardia di Finanza, Ministero, ecc)
Allo stesso tempo chiediamo che tutti gli Agenti ed Ufficiali di P.G. in servizio nei rispettivi Uffici siano immediatamente mobilitati affinchè venga dato seguito al decreto di sequestro dell’A.G. di Gorizia, senza ogni ulteriore indugio.
In conseguenza di quanto rappresentato, si resta in attesa di urgente e tempestivo riscontro, con rassicurazione che da oggi la salute dei poliziotti verrà salvaguardata con la consegna di D.P.I. conformi alla Legge e sul fatto che venga aperta un’inchiesta interna al fine di verificare la sussistenza di eventuali responsabilità da parte di chi doveva vigilare sulla conformità dei dispositivi distribuiti ai colleghi.
Al Segretario Generale LES si chiede di valutare l’invio della presente alle Procura della Repubblica presso i Tribunali di S. Maria C.V. (CE) e di Napoli Nord ed informare i vertici del Dipartimento della Pubblica Sicurezza.