Il giorno 15 febbraio c.a., presso il Tribunale Monocratico di Napoli Nord, la signora N.F., classe ‘82, è stata assolta dai reati di furto aggravato di energia elettrica (per aver manomesso l’impianto Enel presso l’abitazione in cui abitava in qualità di locataria), abuso edilizio (per aver modificato la destinazione d’uso del piano interrato) e dal reato ex art. 109 del Testo Unico delle leggi di pubblica sicurezza (poiché ospitava delle persone senza comunicare i nominativi degli ospiti all’autorità di P.S.). Il Giudice, nonostante il Pubblico Ministero avesse chiesto la condanna a due anni di reclusione ed euro 1.000 di multa, ha accolto la tesi difensiva dell’avv. Nicola Fierro, del foro di S. Maria C. V., il quale ha evidenziato l’insufficienza delle prove, tali da poter fondare un’affermazione di responsabilità: infatti, il contratto di fornitura di energia elettrica non era intestato all’imputata né era stato possibile descrivere la quantità illecitamente sottratta né il luogo ove si trovasse il contatore Enel; inoltre, la signora non svolgeva alcuna attività di affittacamere in via esclusiva ed i prodotti alimentari sequestrati erano di prima necessità.