Napoli, 15 gennaio 2021 – E’ stato presentato questa mattina, nella sede del Sindacato Unitario dei Giornalisti Campani, il progetto “I 50 sindaci”, la prima iniziativa della Fondazione Cusani ONLUS, creata dai gemelli Dario e Sergio Cusani.
Il progetto, iniziato nel settembre 2020 con un gruppo di esperti che fanno parte delle ‘Napoli del Fare e del Sapere’, ha come scopo principale di ottimizzare risorse e progetti per migliorare la vivibilità della nostra città. Una sorta comitato tecnico scientifico, una task force delle eccellenze napoletane che, attraverso le proprie competenze ed esperienze regali a Napoli, un progetto concreto e fattibile.
Non è una lista civica, nè l’embrione di un partito o movimento, ma un nucleo di persone, che conta di allargarsi sempre più, con la partecipazione di associazioni professionisti e imprenditori, che già operano già nella città, al fine di affiancare gli amministratori locali per una gestione più funzionale di Napoli.
Ad illustrare il progetto è stato Dario Cusani ex imprenditore, artista, operatore socio culturale e presidente della Fondazione di famiglia.
Il titolo del progetto I 50 SINDACI – dove 50 è un numero simbolico che indica la necessità di una partecipazione corale all’amministrazione della città – rappresenta un monito perché da soli non si va da nessuna parte, come questa terribile pandemia ci ha insegnato.
Il programma è composto di 16 punti, tra i quali una petizione al Parlamento per far sì che Napoli abbia una sede della Presidenza della Repubblica a sostegno della candidatura a Capitale del bacino Euro-Mediterraneo, identificata in Villa Rosbery che, ad oggi, è l’unica residenza ufficiale del Presidente della Repubblica fuori Roma.
Focale è l’applicazione del decentramento previsto dalla Legge 142/90, relativo alle 10 Municipalità, le istituzioni più vicine ai cittadini, affinchè dispongano finalmente dei poteri e risorse economiche per attuare in primis la Rigenerazione Urbana e molte altre attività che riguardano direttamente i cittadini come la casa, il decoro urbano, la gestione dei rifiuti etc. Questo consentirà una vera Democrazia Partecipativa, mentre il decentramento contribuirà ad un maggiore impegno del Comune per la gestione della Città Metropolitana. Infatti, i 2 milioni di cittadini che gravitano in buona parte su Napoli, devono rappresentare una risorsa positiva e non solo un aggravio di traffico, parcheggi e altro.
Infine l’Innovazione, insieme alla Sicurezza, rappresenta un “fil rouge” che unisce tutti i punti di una città che vuole diventare una SMART CITY. Questo significa digitalizzazione dei servizi, video-sorveglianza per la sicurezza, ma anche car sharing per togliere dalla strada auto parcheggiate senza essere usate e per ridurre il flusso delle auto in movimento… una lista infinita di benefici per i cittadini e che darà “nuovi lavori”.
Determinante è stata la collaborazione al progetto di Vittorio Acocella, ex manager Banco di Napoli e vice presidente della Fondazione che, in qualità di formatore, è l’autore del capitolo DESS – Distretto di Economia Sociale e Solidale. Hanno operato attivamente, il coordinatore della Napoli del Fare e del Sapere, Massimiliano Cerrito, fondatore e presidente Festival Barocco, Franco Malvano ex questore e prefetto, esperto nelle politiche di sicurezza, Giuno d’Ecclesiis, sociologo dell’Innovazione e di Economia Digitale e Antonio Prigiobbo, ideatore e fondatore e driver della community NAStartUp.
Il gruppo di lavoro si è avvalso di competenze e d’idee di esperti come Vas Shenoy, presidente di Glocal Cities, indiano di nascita e a Napoli da molti anni e Andrea Ballabio, direttore Tigem nel settore tecnico scientifico che ha affermato: “I napoletani hanno dimostrato di avere la capacità di raggiungere l’eccellenza superando le disfunzioni, ma non siamo ancora riusciti a sconfiggere la cattiva reputazione della nostra città”.
Insomma un programma di rinascita, che tutti i napoletani auspicano, una NEA-POLIS una NUOVA CITTA’. Possiamo dire un’innovazione che ci trasporti dal passato direttamente al futuro!
Tutti possono partecipare attivamente al progetto scrivendo a [email protected] e offrendo il proprio contributo di idee, muovendo critiche costruttive, ponendo domande e stimolando sollecitazioni con le quali sarà possibile raggiungere il traguardo.
nelle foto:
Dario Cusani, Andrea Ballabio, Vittorio Acocella, Antonio Prigiobbo, Massimiliano Cerrito