I prodotti tipici diventano calendario. Un 2021 diverso per Sannio e Irpinia
Sannio e Irpinia protagonisti del calendario sui prodotti tipici della Campania. Pagine fotografiche in cui mela annurca, porcini e formaggi si sposano con le alici di Portici e affiancano la produzione editoriale della casa editrice di Avellino e Benevento che compie 34 anni di vita.
Il calendario, promosso da Unci Agroalimentare, ha come sfondo diverse location campane, dal golfo di Napoli alla costiera cilentana fino alle zone interne, dedicato alla valorizzazione dei prodotti tipici locali. Pagine di vita presentate dalla sede di Durazzano che vogliono essere un auspicio post covid, su cui figuranti in abiti storici di Greci e Savignano, si alternano a pescatori, agricoltori del Fortore e allevatori al pascolo. In copertina, tra i tanti, c’è il modello Marco Florean che ha prestato gratuitamente la sua immagine in abiti di massaro di campo.
La casa editrice di Arturo Bascetta annuncia un 2021 pieno di libri sulla storia locale e sulla valorizzazione del territorio, nel segno di bellezza e cultura, delle tradizioni e dei prodotti tipici.
Gennaro Scognamiglio, presidente nazionale di Unci Agroalimentare, illustra il progetto: “Con ABE Napoli collaboriamo da circa 18 anni, sempre con grande entusiasmo e voglia di fare, soprattutto perché abbiamo in comune il valore dei nostri giovani e delle peculiarità nostrane. Il calendario 2021 che ho voluto nuovamente produrre, girato nei luoghi più belli dell’entroterra campano, ci lancia un messaggio che oggi spesso viene poco considerato: dare spazio all’italianità.
L’obiettivo è rilanciare comparti di agricoltura, agroalimentare, pesca, partendo dai giovani delle nostre terre.
Per Natale – continua il numero uno dell’associazione nazionale delle cooperative e dei consorzi della pesca e dell’agricoltura – acquistiamo prodotti di vicinanza, italiani e garantiti, per non lasciare in solitudine un settore che sta vivendo sofferenze notevoli. La bellezza dei modelli in posa, rispecchia le nostre terre, la voglia di ricambio generazionale e quel sentimento di serenità che cercano le nostre imprese e cooperative.
L’Unci Agroalimentare è particolarmente sensibile alla tutela degli operatori del mare ed agricoli, consapevole che il patrimonio culturale da essi maturato in anni di esperienze pratiche non deve andar disperso ma utilizzato nei programmi di sviluppo delle politiche locali, nazionali ed europee del settore”.