Elio Galasso sarà direttore emerito del Museo del Sannio

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Lunedì 26 ottobre 2020, alle ore 10.30, presso la Sala Consiliare della Rocca dei Rettori, sede della Provincia di Benevento, il Presidente Antonio Di Maria consegnerà al prof. Elio Galasso il titolo di “Direttore Emerito del Museo del Sannio”, da lui stesso riconosciuto con un proprio atto deliberativo.
Il prof. Galasso è stato per decenni protagonista delle attività culturali della Provincia di Benevento, legando in particolare il proprio nome e la propria opera al Museo del Sannio, Istituto culturale dell’Ente, di cui è stato Direttore tra il 1973 ed il 2004, dopo aver ricoperto la carica di Vicedirettore di ruolo dal 1960 al 1970 e di Direttore delegato dalla Soprintendenza Archeologica dal 1970 al 1973.
Laureato in Lettere classiche alla “Federico II” di Napoli, formato alla scuola di Raffaello Causa, Mario Napoli, Francesco Arnaldi ed Ernesto Pontieri, storico dell’arte, medievalista, museologo, ispettore onorario per i monumenti e le opere di archeologia e d’arte dello Stato, docente incaricato nella Scuola di Paleografia Latina dell’Archivio di Stato di Napoli, il prof. Galasso ha reso il Museo del Sannio uno dei primi centri di studi transdisciplinari d’Italia.
Egli infatti ne ha programmato la ristrutturazione della sede monumentale, arricchendone le raccolte con decine di migliaia di opere e organizzandovi quattro Dipartimenti operativi: Archeologia, Medievalistica, Arte e Storia, affiancati da due Centri di Ricerca (Bibliografia e Immagine), una Biblioteca specializzata, un Laboratorio Fotografico e una Sezione Didattica. Inoltre, il prof. Galasso ha istituito la documentazione e la sezione didattica dell’Arco di Traiano nella chiesa altomedievale di Sant’Ilario a Port’Aurea aggregata per decisione del Consiglio Provinciale, su sua proposta e progetto scientifico, al Museo del Sannio, oggi ricompresa nella Rete Museale della Provincia di Benevento.
Il prof. Galasso ha continuato a profondere energie psico-fisiche a favore del Museo del Sannio allorché nel 2008 è stato chiamato a svolgere il ruolo di coordinatore scientifico per il riallestimento della sezione longobarda e delle sale espositive, finalizzato alla candidatura della chiesa di Santa Sofia e annesso museo alla Lista del Patrimonio mondiale dell’umanità UNESCO, iscrizione avvenuta nel 2011.

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