MARCIANISE – Inaugurata giovedì a Marcianise la nuova filiale della Bcc Terra di Lavoro San Vincenzo de’ Paoli. Gli uffici, ospitati nei locali di piazza Nassirya ai civici 44/46, sono già operativi. L’inaugurazione dell’istituto di credito cooperativo è avvenuta alla presenza delle massime cariche civili e religiose e nel rispetto delle restrizioni imposte dall’emergenza Covid.
La cerimonia è stata aperta dal presidente Roberto Ricciardi che ha rivolto un saluto a don Paolo Dello Stritto, parroco del Duomo, e al clero presente. Il presidente ha sottolineato che: “Forti della benedizione di Dio e sotto la provvida protezione di San Vincenzo de’ Paoli iniziamo con entusiasmo questa nuova sfida”.
Ricciardi ha voluto ringraziare Michele Lastella, vice prefetto vicario di Caserta e commissario al Comune; il presidente della Federazione Campana nonché presidente della Bcc di Napoli Amedeo Manzo; Lucio Alfieri, consigliere di amministrazione del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea e presidente della Bcc Comuni Cilentani e già presidente della Federazione Campana; il vice presidente della Federazione Campana Pasquale Gentile, presidente della Bcc di Buonabitacolo. Il presidente ha poi voluto rivolgere un saluto ad alcuni esponenti Iccrea che non hanno voluto mancare all’appuntamento a Marcianise: Enrico Giancoli, responsabile marketing Iccrea; Giacomo Pula, responsabile pianificazione commerciale e sviluppo territoriale; Alessandro Ghezzi, responsabile centro imprese presidio Iccrea di Salerno e il presidente di Confindustria Caserta Luigi Traettino.
“Marcianise non poteva non avere una filiale del Credito Cooperativo – ha affermato il presidente Ricciardi. Banche locali, di prossimità che promuovono il benessere economico, sociale e culturale del territorio, delle sue famiglie, dei suoi giovani e delle sue imprese. In altre parole il bene comune. Tutto questo con la forma giuridica della cooperativa. Ecco la vera differenza con le banche commerciali. Ribadisco in ogni occasione – ha detto ancora il presidente – che da noi i soci, i veri padroni della banca, così come i clienti, non sono numeri, ma persone con la loro storia, i loro problemi e la loro vita. L’aspetto relazionale e valoriale – ha concluso Ricciardi – ha la preminenza anche su quello economico e finanziario”.