L’Obiettivo di quest’anno, la Villetta di Parco degli Aranci

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Con l’ashtag #Serveday2020 più di 1000 realtà cristiane collegate in tutto il mondo, Asia, America ed Europa dedicheranno almeno un giorno all’anno ufficialmente (ovviamente anche più di uno) a servire la città nella quale operano e sono insediati. E’ un giorno dedicato al servizio e al volontariato per il bene del territorio sul quale si è in qualche modo radicati.

Così Celebration Italia ha scelto, sabato 11 luglio, di prestare le proprie “braccia” o qualsiasi altra cosa sia utile, al servizio della Rete Caserta Città Viva, l’associazione capitanata tra gli altri da Virginia Crovella, che insieme ai cittadini e agli attivisti di numerose altre associazioni, da qualche anno ha messo mano alla gestione delle villette in città per restituirle alla società. Tra queste in particolare, ultima in ordine di servizio, la villetta di Parco degli Aranci.

Ovviamente i lavori sono tanti e le braccia poche ed è gradita la collaborazione e l’aiuto di chiunque voglia mettersi a disposizione anche per un giorno solo, diventando così, “volontario per un giorno” al servizio della comunità.

Il #ServeDay è un giorno importante per tutte le nostre comunità – ci spiegano John e Marianna Tufaro responsabili di Celebration Italia –  servire la città, mettersi a disposizione del territorio è necessario per assimilare sempre più la cultura del donarsi, del volontariato, i nostri ragazzi hanno assolutamente bisogno di essere formati in questo senso. E quest’anno abbiamo coinvolto anche gli amici americani di Celebration che sono di servizio alla base U.S. Navy di Gricignano di Aversa che frequentano la nostra comunità e sono desiderosi di connettersi con le attività del territorio.

L’anno scorso nella stessa occasione, affiancammo i ragazzi di Generazione Libera per pulire il giardino della struttura loro affidata dal Comune di Caserta, a Tuoro ed il rapporto con Mimmo Laudato, presidente dell’associazione è rimasto tuttora saldo e collaborativo“.

I volontari si metteranno a disposizione per la pulizia delle aiuole, la tinteggiatura delle ringhiere e per aiutare gli attivisti dell’associazione a creare un percorso didattico/artistico a terra a cui possano accedere anche i bambini disabili.

Siamo molto contenti di questa collaborazione – spiega Virginia – le braccia non bastano mai, e questa iniziativa ci può aiutare ad avviare un progetto già iniziato un attimo prima del lockdown, nell’ambito della didattica outdoor, e pensato con le insegnanti delle due scuole presenti nel quartiere, la scuola media Vanvitelli ed il Quinto Circolo elementare, grazie anche all’aiuto di alcuni ex studenti del Liceo Artistico, oggi all’Accademia di Belle Arti. Un percorso dipinto a terra con figure, numeri e parole scritti in più lingue perchè i nostri bambini costituiscono ormai una società multietnica a tutti gli effetti.

Insomma, sarà una bella cosa, noi vi aspettiamo, perchè più ne siamo meglio è”.

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