Covid-19, a Villa Fiorita attivato numero di ascolto e sostegno psicologico

La psicoterapeuta Mone risponderà tutti i giorni dalle 9.00 alle 17.00 per ascoltare e fornire un supporto psicologico mirato a contrastare l’ansia, l’angoscia e lo stress provocati dal Coronavirus e dalle misure restrittive adottate per bloccarne la diffusione. 

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Coloro che non riescono a “controllare” i pensieri negativi e a rimuovere le preoccupazioni per la salute e l’incertezza del “dopo emergenza” Coronavirus hanno da oggi un punto di ascolto serio e qualificato.

La Casa di Cura Villa Fiorita di Capua ha attivato un numero di telefono gratuito di ascolto e sostegno psicologico a disposizione dei cittadini che, in piena emergenza sanitaria, necessitano di un supporto per contrastare l’ansia, l’angoscia e lo stress provocati dal Coronavirus.

Tutti i giorni, dalle ore 9.00 alle ore 17.00, la psicologa e psicoterapeuta della clinica capuana, Marilena Mone, risponderà al numero 3491636197 a chiunque sentisse il bisogno di contattarla per un aiuto in questo particolare momento di ansia e stress che sta colpendo molte persone.

“Le misure di contenimento imposte dal Governo e dalle Autorità Sanitarie, e finalizzate alla necessità di ridurre la diffusione del “Nuovo Coronavirus”, hanno, inevitabilmente, determinato varie forme di restrizione della socializzazione e della libertà di movimento, ma anche moltissimi cambiamenti che riguardano il lavoro e le abitudini quotidiane. Tutto ciò richiede, anzi impone, la capacità di mantenere la calma e la lucidità guardando in prospettiva e, soprattutto, auspicando che si tratti di un periodo dalla durata limitata in attesa che l’evoluzione dell’epidemia sia favorevole, sia per i Paesi più colpiti, sia per tutto il resto del Mondo”, dichiara Raffaella Sibillo, presidente del CdA di Villa Fiorita.

“Non è semplice affrontare all’attuale momento, non tutti riescono a “controllare” i pensieri negativi che affollano la mente, a rimuovere le preoccupazioni per la salute delle persone care, ad allontanare il timore delle difficoltà economiche e di adattamento, a distogliere dai propri pensieri quotidiani l’incertezza del “dopo emergenza”.

Le misure restrittive, che sembrano limitare così fortemente la nostra libertà, sono, però, indispensabili per contenere e sconfiggere questa emergenza epidemiologica; sono percepite come innaturali e per questo determinano vissuti sgradevoli e difficili da gestire, ma è proprio per questo motivo che riteniamo opportuno fornire, quanto meno, un  supporto di ascolto e di partecipazione: il parlare, del resto, rappresenta una modalità, la più semplice ed immediata, di espressione delle proprie emozioni.

Inoltre, parlando si possono trovare delle strategie per fronteggiare lo stress che inevitabilmente questa situazione eccezionale e contro natura elicita”, afferma la psicologa Mone.

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