Castellammare, il 28 marzo partita benefica al “Menti” con la Nazionale Cantanti

Aperte le prevendite per l'evento “Quando i bambini fanno… GOAL!”

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Si sono aperte le prevendite per l’evento Quando i bambini fanno… GOAL!, la partita di calcio a scopo benefico tra la Nazionale Italiana Cantanti e la Solidarity Soccer Team che si terrà Sabato 28 Marzo, alle ore 11.00  presso lo Stadio Romeo Menti di Castellammare di Stabia, per raccogliere fondi a favore del Reparto Pediatrico dell’Ospedale San Leonardo di Castellammare Di Stabia.

I biglietti in prevendita, sono disponibili online sul sito www.GO2.it e,  in base ai settori, hanno un costo che varia  da 15,00  euro per la Tribuna Vip a 2,00 euro per i Distinti e per la Tribuna Scoperta, possono essere acquistati anche nei seguenti punti vendita:

Givova Directional Shop Scafati

C.so Nazionale 278/280

Tel. 081 1881 3759

Givova Point Castellammare di Stabia

C.so Garibaldi, 124

Tel. 081 424 5972

PROFILO NAZIONALE ITALIANA CANTANTI

La “Associazione Nazionale Italiana Cantanti” nasce nel 1981, fortemente voluta da un gruppo di cantanti e dal D.G. Gianluca Pecchini, con lo scopo di  promuovere e sostenere progetti di solidarietà, opere ed interventi per la protezione e la tutela dei più deboli e bisognosi. E’ una organizzazione formata da alcuni dei più prestigiosi protagonisti della musica italiana che, riunendosi spontaneamente, hanno deciso di impegnare la loro immagine di artisti e sportivi in un progetto di solidarietà a lunga scadenza. In 34 anni di associazionismo e 39 anni di attività, la formazione ha disputato oltre 540 partite di fronte di oltre 30 milioni di spettatori, in tutti gli stadi italiani, e ha raccolto fondi per una cifra che supera i 94 milioni di euro.

28 degli incontri disputati si sono trasformati in veri e propri eenti televisivi noti come “La Partita del Cuore”. Le sole ultime tre edizioni di questo appuntamento, trasmesse da Rai International, sono state seguite da oltre 980 milioni di telespettatori in tutto il mondo.

L’attività dell’Associazione non si è limita alla sola Partita del Cuore,  grazie ad  un vero e proprio impegno quotidiano,  una presenza anche nelle “piccole” realtà territoriali italiane, promuovendo e portando all’attenzione generale situazioni e problematiche che difficilmente avrebbero avuto risalto. Riuscire a contribuire all’acquisto di un pulmino attrezzato, all’installazione di un macchinario che esegue esami specifici, così come dotare un centro trasfusionale di una nuova poltrona sono, solo , alcuni esempi dell’aiuto concreto che la Nic riesce a portare.

La Nazionale  Italiana Cantanti è una  organizzazione formata da alcuni dei più prestigiosi protagonisti della musica italiana che, riunendosi spontaneamente, hanno deciso di impegnare la loro immagine di artisti e sportivi in un progetto di solidarietà a lunga scadenza.

La Nic i ha anche una dimensione internazionale: è scesa in campo a Sarajevo in Bosnia nel 1998 quando i segni della guerra erano ancora ben visibili, e nel 1999 a Varsavia, per una partita che ha avuto come spettatore d’onore Lech Walesa; nel 2000, a Roma, la Nazionale Italiana Cantanti ha incontrato una formazione di israeliani e palestinesi a favore di una iniziativa per la pace in Medio Oriente patrocinata da Yasser Arafat e Shimon Peres.

I progetti di solidarietà sostenuti hanno portato alla realizzazione di  iniziative e strutture sociali – spesso inaugurate in presenza della stessa formazione e documentate dalla stampa internazionale – in Paesi quali IraqIsraelePalestinaSarajevoAlbaniaSomaliaKenyaNamibia, RomaniaIndiaRussia, Guatemala e Congo. Innumerevoli, del resto sono i progetti e le cause sostenute a favore dell’AISM, di AIDOADMOAILAGBALTCESVICIAICEFA, del Comitato Croce Rossa Internazionale, di Emergency , dell’Unicef, della FAO, del WWFAMREF solo per citarne alcune.

In Italia ha incontrato squadre composte da tutte le categorie sociali: dai politici ai magistrati,  dai calciatori e allenatori ai piloti, dagli attori ai tennisti, dagli sciatori alle forze dell’ordine, dai preti  ai giornalisti. E fuori dall’Italia ha giocato sui campi internazionali di LondraMontecarloLourdesTiranaBucarestMosca,  ZurigoMaltaBudapestSarajevo.

A distanza di 19 anni, nel 2019  la Nazionale Italiana Cantanti è scesa in campo  di nuovo per sostenere e promuovere progetti di solidarietà e integrazione in Terra Santa.

 Il viaggio si è svolto dal 28 al 31 ottobre 2019. La prima tappa è stata al Peres Centre for Peace and Innovation a Tel Aviv. Alla presenza dell’ambasciatore italiano in Israele Gianluigi Benedetti è stato consegnato un contributo per il progetto “Saving Children”, che permette ai bambini palestinesi malati di curarsi negli ospedali israeliani. Un altro contributo è andato a sostegno del progetto “Bambini senza confini” di Padre Ibrahim.

La cerimonia di consegna è avvenuta nella Scuola Terra Santa di Gerusalemme, dove i piccoli studenti hanno accolto calorosamente la Nazionale Italiana Cantanti.

A rendere possibile questa trasferta, e la relativa raccolta fondi, sono stati Givova e la Fondazione Geronimo Stilton.

Allo stadio Al Khader di Betlemme la Nazionale Cantanti e una squadra composta da artisti palestinesi sono scesi in campo per sostenere   progetti di solidarietà e integrazione. L’incontro si è chiuso con il risultato di 4 a 2 per la Nazionale Italiana Cantanti – 3 reti di Briga e 1 di Marco Filadelfia . Erano presenti le massime autorità palestinesi.Le due squadre hanno poi festeggiato con una cena tutti insieme. La delegazione ha visitato la scuola per ipovedenti Hellen Keller di Bet Anina e poi ha incontrato il presidente Abu Mazen. Prima di ripartire per Roma si è recata in visita presso la tomba del presidente Yasser Arafat, a Ramallah.

In occasione delle partite disputate, inoltre, la formazione ha incontrato molti  artisti e  sportivi internazionali  quali  Sean ConneryRichard Gere, MaradonaPeléMichael JordanMichael JacksonRod StewartStingLiza MinelliBono Vox,  Iron Maiden, il Maestro Luciano PavarottiMichael Schumacher,  Platinì , il Principe Alberto di Monaco.

A fronte del suo impegno, l’associazione ha ricevuto illustri e autorevoli segni di stima quali il riconoscimento giuridico della Presidenza del Consiglio dei Ministri (1996), l’incontro con il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro (1996), l’udienza a Roma da Sua Santità Giovanni Paolo II° (6 ottobre 1999), l’incontro con il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi (giugno 2003), e il premio “Man for peace  Award” (novembre 2003), prestigioso riconoscimento dei Nobel per la Pace, assegnato dal Dalai Lama e da  Mikhail Gorbaciov in apertura delI V° Summit dei Nobel per la Pace  in Campidoglio a Roma.

La nostra storia, come ama raccontare Mogol,  inizia con un traversone di Gianni Morandi dalla fascia destra, era un pallone teso, altissimo, imprendibile per tutti: Lucio Battisti giocava da attaccante e in quel momento si trovava proprio di fronte alla porta avversaria. Lucio seguì la palla con lo sguardo e quando gli passò in perpendicolare sulla testa, come per un riflesso condizionato si alzò sulle punte dei piedi senza mai sollevarsi da terra, un movimento da ballerino classico: fu a quel punto che i 10 mila spettatori dell’ Arena di Milano scoppiarono in una fragorosa risata. La scena fece ridere pure noi in campo, anche se sapevamo benissimo che quella era la prima volta che Lucio metteva gli scarpini ai piedi.

Questo è l’atto di nascita della Nazionale Italiana Cantanti, ma non fu però la prima partita ufficiale giocata il 30 maggio ‘ 81 , ma un incontro organizzato qualche anno prima per beneficenza, l’ acquisto di un’ autoambulanza per la Croce Verde di Milano. In campo, insieme a Morandi, Don Backy, Fausto Leali, Toni Cicco della Formula Tre e molti altri personaggi da classifica, scese anche un arbitro d’eccezione, Sandro Mazzola con la tuta dell’ Inter con la stella sul petto dei dieci scudetti, la stessa che in quegli anni indossava da capitano.

Nell’altra squadra, quella degli attori e registi, giocavano tra gli altri  Ugo Tognazzi, Franco Nero, Enrico Montesano, Philippe Leroy. A Milano, in quella sera umida di ottobre, dovevano esserci anche Pier Paolo Pasolini e Ninetto Davoli, ma il loro aereo venne  bloccato a Roma da uno sciopero dell’ Alitalia, con disappunto di Pasolini, grande appassionato di calcio che a Biagi che lo intervistava per La Stampa, nel 1973 aveva detto: «Senza cinema e senza scrivere, mi sarebbe piaciuto diventare un

bravo calciatore, perché dopo la letteratura e l’ eros per me è il football uno dei grandi piaceri». La partita contro la squadra degli attori e dei registi finì 1 a 1, gol di Don Backy e di Nino D’ Angelo.

Era il 1975. Un gruppo di appassionati del pallone quel giorno aveva inconsapevolmente piazzato la prima pietra per la costruzione della più famosa, e amata, nazionale della solidarietà. Mogol (come racconta il libro “Senza essere eroi” di Lucio Rizzica, nelle librerie) continuerà ad organizzare eventi benefici sempre grazie all’ aiuto di Milena Cantù, l’ ex ragazza del Clan Celentano, ma il progetto di una formazione stabile diventerà realtà solo quattro anni più tardi, nel 1981, grazie all’ incontro con un vero direttore sportivo, Gianluca  Pecchini , che si occupava professionalmente del Pegognaga, una squadra che militava in terza categoria. Da allora la Nazionale Cantanti ha giocato più di 530 incontri coniugando solidarietà e popolarità grazie ad uno spettacolo familiare, non solo sportivo». Venticinque partite  sono state trasmesse in tv: le “Partite del cuore” con oltre 28 milioni di spettatori superando i 90 milioni di euro di donazioni.

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