Avvocati in concerto a Caserta per l’ospedale pediatrico Santobono

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Caserta, 12 febbraio 2020 – Fondi in favore dell’ospedale pediatrico napoletano «Santobono» grazie ad un concerto di toghe. Avvocati di giorno e bluesman di sera per beneficenza. Si chiama “Jus and Blues”, quasi a suggellare un binomio non proprio abituale tra giustizia e una forma d’arte come la musica, l’evento organizzato da sei toghe casertane, quattro penalisti e due civilisti, che di terrà il 16 febbraio al locale casertano “C’era una volta in America”; si esibiranno in un concerto il cui scopo è raccogliere fondi in favore dell’ospedale pediatrico napoletano “Santobono”, gli avvocati Mariano Omarto (voce e chitarra), Antonello Fabrocile (voce), Alberto Martucci (voce e tastiere), Tommaso Giaquinto (basso), Michele Langella (voce e chitarra) e Antonio Falco (batteria).Un modo per unire diletto e solidarietà. La storia: il gruppo musicale, interamente composto da avvocati, è sorto circa cinque anni,  fra i corridoi del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, quando decisero di condividere pregresse esperienze musicali, va detto, a livello dilettantistico lasciate poi per iniziare e proseguire gli studi universitari. Il loro genere musicale spazia dal blues al rock fino alla leggera italiana.”Siamo particolarmente fieri ed orgogliosi di questa prossima serata che è di beneficenza per le finalità scientifiche dell’istituto pediatrico Santobono-Pausilipon di Napoli – spiegano le toghe – un evento reso possibile grazie alla grande sensibilità e fattiva collaborazione anzitutto del titolare del locale ‘C’era una volta in America’ Angelo Rivetti che ha messo a disposizione di tali nobili finalità il bellissimo locale ed il proprio personale disponibile, per l’occasione, a lavorare gratuitamente. Un fervido ringraziamento anche agli sponsor, alcuni donatori come l’agenzia Reale Mutua di Caserta, altri che invece hanno fornito prodotti delle loro aziende che comporranno la cena, come il caseificio Massimo Ponticorvo, le aziende vinicole Vestini Campagnano e le cantine del Taburno, oltre che i dolci di un re del settore come Pietro Sparago e l’enoteca il ‘Torchio’.

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