Nell’ambito del piano di controllo del territorio per il contrasto dei traffici illeciti, le pattuglie su strada del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Caserta hanno intercettato nuovamente un autoarticolato con merce di contrabbando. Questa volta non si è trattato di sigarette, ma di un carico di gasolio per autotrazione introdotto in Italia in totale evasione di imposta: 26.000 litri di prodotto petrolifero trasportato in cisterne in polietilene da 1.000 litri ciascuna.
In particolare, i finanzieri della Sezione Mobile del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Caserta, nel corso di una perlustrazione lungo l’asse autostradale A1, hanno individuato all’uscita del casello di Napoli Nord un autoarticolato con targa della Repubblica Ceca con documentazione di accompagnamento del prodotto riportante vistose anomalie in merito alla natura del prodotto, dichiarato come “adesivo acrilico”, del luogo di scarico e dell’identificazione del soggetto economico destinatario.
Tuttavia nel corso dell’ispezione dell’autoarticolato e del riscontro della merce, i Finanzieri hanno avvertito un forte odore di gasolio, notando al contempo che il prodotto trasportato – contenuto all’interno di cisternette della capienza di 1.000 litri cadauna – aveva un colore assimilabile a quello del carburante per autotrazione. Veniva quindi approfondito il controllo, eseguendo sul posto delle analisi speditive sul prodotto tramite le quali è stato possibile accertare la vera natura del combustibile. I successivi accertamenti di laboratorio, eseguiti comunque nell’immediatezza del fermo, confermavano che si trattava di gasolio di contrabbando.
Atteso quindi che il prodotto era stato introdotto sul territorio dello Stato in totale evasione di imposta, i militari hanno proceduto alla denuncia a piede libero alla competente Autorità Giudiziaria dei due autisti, entrambi di nazionalità ucraina, in quanto responsabili del reato di sottrazione al pagamento dell’accisa del prodotto trasportato, nonché al sequestro dell’autoarticolato e dell’intero carico illecito.
L’operazione di servizio, terzo sequestro di autocisterne con gasolio di contrabbando dall’inizio dell’anno, ha consentito anche questa volta di rimuovere dal mercato una rilevante quantità di carburante che sarebbe stato commercializzato in totale evasione fiscale, con ingente danno per l’erario e per gli operatori onesti attivi nello specifico settore commerciale.