All’Ordine dei medici di Caserta convegno sulle patologie di genere

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«Patologie di genere: spunti e riflessioni per una mirata sorveglianza sanitaria». È questo il tema del convegno in programma per sabato 25 gennaio nella sede dell’Ordine dei Medici di Caserta (via Bramante 19) di cui è presidente Maria Erminia Bottiglieri. Il corso formativo si svolgerà dalle ore 9 alle 14,30 ed è accreditato ECM. Responsabili scientifici del convegno sono le dottoresse Ida Affinitoe Anna Tarabuso.

La presidente Bottiglieri spiega: «Riprendono dopo la pausa natalizia gli appuntamenti all’Ordine relativamente alla formazione. Ricordo che è stata prorogata fino alla fine del 2020 la possibilità di acquisire crediti formativi per tutti coloro che sono in debito nel precedente triennio. Il primo evento accreditato sarà appunto questo sulla medicina di genere. Il sito dell’Ordine, inoltre, sarà sempre aggiornato con il calendario di tutti gli eventi in cantiere nei prossimi mesi. Inoltre, le notizie e tutte le iniziative saranno comunicate attraverso Caserta Sanità sulle email di cui siamo in possesso».

La responsabile scientifica Ida Affinito chiarisce il razionale scientifico del convegno: «La medicina di genere rappresenta un elemento fondante di tutti i percorsi di diagnosi e cura volti alla definizione di prestazioni sanitarie connotate da efficacia ed efficienza. La conoscenza delle patologie di genere rappresenta un utile strumento di valutazione di salute in ambito sociale, relazionale e di lavoro. Acquista, però,valenza preminente nel settore della tutela dei lavoratori o lavoratrici, laddove si individuano quelle sensibilità legate al genere, riconosciute dal decreto legislativo 81/08 che, se non definite tempestivamente, condizioneranno lo stato di salute dei lavoratori  incidendo negativamente, non solo nel contesto produttivo, ma influendo pesantemente sui costi di salute dell’intera collettività. Lo scopo dell’incontro è quello di trarre spunto di riflessione soprattutto per i lavoratori della sorveglianza sanitaria nei luoghi di lavoro e per i medici competenti chiamati preventivamente e periodicamente all’espressione del giudizio di idoneità riferito ai rischi da esposizione e allo stato generale di salute del lavoratore anche nel contesto del genere».

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