Presidio Cgil, Cisl e Uil in piazza Prefettura, mercoledì 11 dicembre. Il segretario Cisl Caserta Giovanni Letizia: “Dopo il 4 marzo è buio totale, il voto espresso per il M5S che fine ha fatto? Dove sono i parlamentari che dovrebbero rappresentarci? Ferrarelle e Cocacola abbandonate, 2000 lavoratori a rischio. Facciamo rete”.
Mercoledì 11 dicembre, dalle 9.30 alle 12.30, il sindacato casertano darà vita ad un presidio di lavoratori e pensionati davanti la Prefettura, in linea con i livelli nazionali che hanno iniziato il 9 dicembre e continueranno a manifestare fino al 17 in tutto il Paese.
La Cisl di Caserta, con Cgil e Uil ha scelto di scendere ancora una volta in piazza mercoledì 11, per dare voce al territorio, per rimettere sul tavolo delle discussioni tutta una serie di temi, al centro soprattutto i problemi del lavoro, le vertenze aperte per la riforma, il superamento del precariato, il rinnovo dei contratti nella Pubblica amministrazione, nella Scuola, nella Sanità; per una vera riforma fiscale e una lotta decisa all’evasione; per un’effettiva rivalutazione delle pensioni, per una legge nazionale sulla non autosufficienza.
“Ma desideriamo soprattutto sostenere il confronto aperto con il Governo e con la Regione Campania sui problemi del nostro territorio, che sono tanti e sui quali occorre trovare soluzioni urgenti per affrontare le troppo emergenze e per affermare nuove linee di sviluppo – chiarisce Giovanni Letizia, segretario Generale Cisl Ust Caserta – Dopo il 4 marzo, la provincia di Caserta si è come dire, emozionata e ha espresso un voto, in questo modo il M5S ha raccolto intorno al 60% e ha espresso i parlamentari e i senatori del territorio, dopodiché il buio totale.
Queste persone non vivono il territorio e francamente sono lontani dalla questione del lavoro, fanno delle modeste apparizioni ogni tanto giusto per, ma più grave di tutto, non fanno pesare il territorio nella discussione nazionale.
Ci sono dei provvedimenti del Governo che colpiscono violentemente alcune nostre realtà industriali forti, come Cocacola e Ferrarelle e loro dove sono? La questione tassa sulla plastica, che sicuramente è un tema importante perchè l’ambiente ci tocca tutti da vicino, affrontata così però spezza subito le gambe a delle realtà solide che non hanno nemmeno il tempo di riorganizzarsi, la qual cosa ha inevitabilmente poi una ricaduta decisiva sull’occupazione. Parliamo di tutto un sistema produttivo, un indotto, queste due realtà insieme fanno girare in misura diretta o indiretta circa 2000 dipendenti, 2000 famiglie tra lavoratori diretti o indiretti.
A distanza di un anno e mezzo, tra governo giallorosso e governo gialloverde qui a Caserta non abbiamo visto nulla, ma nemmeno il governo regionale è riuscita a porre delle azioni incisive sui temi che ci stanno a cuore, chi è che ci deve portare fuori da questa empasse”?
Gli unici che cercano di dare voce a questi grossi problemi restano le organizzazioni sindacali che si trovano a fronteggiare situazioni di emergenza mentre invocano l’aiuto della politica per creare una grande rete, per costruire una catena di difesa e tutela del territorio.