L’inclusione sociale, l’attività di sensibilizzazione e le buone pratiche contro la discriminazione sono al centro di un’azione capillare che il Banco delle opere di carità ha messo in campo sul territorio nazionale. Caserta sarà protagonista di questa attività con un’importante iniziativa pubblica dal titolo Inclusione sociale: un’opportunità contro la cultura dello scarto e della discriminazione in programma venerdì 22 novembre, a partire dalle 17,30 presso la sala conferenze del Banco delle Opere di Carità che si trova in viale Enrico Mattei. I lavori saranno introdotti dal componente della direzione regionale del Partito democratico Luca Romano, che vestirà anche i panni del moderatore, e vedranno la presenza del sindaco di Caserta Carlo Marino, dell’assessore regionale al Lavoro Sonia Palmeri, dell’ex ministro alla Pubblica istruzione Giuseppe Fioroni, presidente della commissione d’inchiesta sulla morte di Aldo Moro, del diacono Luigi Tamburro, presidente della Fondazione Banco delle Opere di Carità, del responsabile diocesano della Caritas don Antonello Giannotti e del direttore di Finetica Onlus Nello Tuorto. «Il tema dell’inclusione rappresenta, certamente una delle grandi emergenze che c’è al momento sul territorio nazionale. E’ necessaria una presa di coscienza da parte di tutti in questa fase storica in cui le tensioni sociali, la crisi strutturale contribuiscono a creare frange di marginalità. Il Banco delle opere di Carità, oltre a condurre in prima persona una serie di attività tese ad agevolare l’integrazione vuole sensibilizzare tutte le forze sociali e cattoliche affinché si possa costruire un fronte unico di inclusione sociale. La scelta della provincia di Caserta non è casuale, dal momento che ci sono fasce di territorio problematiche soprattutto nella zona a cavallo tra il Litorale Domitio, l’agro aversano e il napoletano dove, a causa di una serie di fattori, c’è una parte di popolazione che vive ai margini. Per fortuna il casertano ha anche punte di eccellenza come don Antonello Giannotti, suor Rita Giarretta che hanno fatto dell’inclusione una ragione di vita». A spiegare le ragioni dell’incontro è il volontario Giuseppe Tamburro, responsabile nazionale Pubbliche relazioni, Eventi e Comunicazione del Banco delle opere di carità.