Benevento si conferma capitale del cinema sociale
Quattro giornate all’insegna dell’impegno e dell’inclusione sociale hanno caratterizzato l’ XI edizione del Social Film Festival.
Il grande successo di pubblico della Kermesse ha permesso a tantissime persone di conoscere e condividere le finalità dell’evento che non si esaurisce nelle giornate conclusive bensì si estende a tutto l’anno attraverso il Concorso Internazionale del Cinema Sociale che vede la partecipazione di film e cortometraggi provenienti da tutto il mondo, visionati e valutati sia dalla giuria tecnica che da quella School and University. La partecipazione attiva degli studenti conferma il cinema come strumento educativo-didattico immediato ed efficace.
Già a partire dalla prima serata sono stati proiettati cortometraggi che affrontano trasversalmente le molteplici tematiche sociali: dal lavoro alla disabilità, dalle differenze etniche a quelle di genere.
A qualificare la seconda serata del festival, che ha visto esibirsi gli artisti di Made in sud dinanzi ad una piazza gremita di pubblico, l’adesione al progetto “Un ascensore per Vito”. L’iniziativa ha permesso di accendere i riflettori su Vito e sulla sua quotidianità, lanciando un messaggio di solidarietà, cifra caratterizzante del Social Film Festival.
Nella serata di gala, condotta da Pino Strabioli, con la partecipazione dell’attrice Giuliana De Sio, si sono susseguiti sul palcoscenico registi, produttori e attori italiani e stranieri premiati dai membri della giuria per l’originalità e le qualità tecniche dei film e cortometraggi realizzati.
Sempre nell’ottica dell’inclusione, il Social Film Festival è l’unico evento in Italia ad offrire un servizio di interpretariato LIS. Grazie al professionale intervento da parte di Antonio Parente, le persone sorde hanno partecipato e seguito tutta la manifestazione con entusiasmo ed interesse.
Nel segno della valorizzazione sociale, di grande suggestione è stato l’appuntamento conclusivo, con la presentazione del progetto “Lisca Bianca: navigare nell’inclusione”, realizzato da Elio Lo Cascio e Francesco Belvisi e fortemente sostenuto dall’attore Luigi Lo Cascio. La giornalista Rai Melania Petriello ha condotto gli spettatori alla scoperta di una vicenda contemporanea, di grande emozione e dal sapore di una fiaba. E’ la storia dell’imbarcazione “Lisca Bianca”, divenuta progetto di inclusione sociale, che ha visto persone in situazione di disagio impegnate nel restauro del Ketch degli Albeggiani. Dall’incontro è nato un sodalizio che vedrà il Social Film Festival impegnato nella produzione di un cortometraggio che racconta la meravigliosa avventura di “Lisca Bianca”. Grande la soddisfazione per i risultati ottenuti – afferma il Direttore Artistico Antonio Di Fede – che dimostrano come il Festival sia cresciuto negli anni senza mai perdere la sua precisa identità. Molte le novità per il prossimo anno tra le quali una sempre maggiore attenzione alla formazione dei giovani grazie alla collaborazione della Scuola nostro interlocutore privilegiato alla quale il Festival proporrà nuovi interessanti percorsi.
Nel corso degli anni Il Festival ha contribuito alla distribuzione di film e cortometraggi favorendo l’attività di promozione del settore con la creazione di un sistema integrato fra cultura cinematografica, spettacolo e promozione territoriale.