Le antiche strade del borgo e i monumenti artistici divenuti simbolo di pace e spiritualità si confermano per il settimo anno consecutivo, palcoscenico della rassegna culturale “L’arte del Sacro e del Profano”.L’idea nata da Giovanni Genovesepropone incontri di letteratura, musica e artigianato all’interno della cornice longobarda. Dalle radici all’identità della Tradizione il 21-22-23 giugno 2019prende forma il tema della kermesse artistica attraverso le diverse epoche che segnano la storia. La rassegna apre le porte in prima serata alla musica, alla danza e alla pittura con il complesso baroccoL’Arcadia Ritrovata. Il gruppo specializzato nelle composizioni di musica del tardo Settecento, è un organico composto da Domenica Pennacchio(contralto), Marco Rozza(violino ed organo), Ilaria Venuto(violino), Salvatore Ruggiero(violino) e Gaia Ferrantini(Violoncello). A seguire, un interludio di danza con la ballerinaCloe Greta Lettierie le coreografie di Fabrizo Coppo e lo spettacolo visivo a cura dei ragazzi del Liceo Artistico ISISS Righi Nervi Solimena, all’interno del duomo di San Michele Arcangelo. Francesca Saldamarco, Sara De Matteis, Davide Bonacci, Ferdinando Gravina, Giuseppe Floridoe Andrea Rausocon la collaborazione della professoressa Nunzia Reraffigurano i famosi dipinti di Michelangelo Merisi, in uno spettacolo dal nome Caravaggio, Luici e Ombre.
Alle ore 21,30 il polistrumentista Massimo D’avanzo, la danzatrice del ventreCarmen Famigliettie l’attore Peppe Barileraccontano – all’interno della chiesa dell’Annunziata- Identitèuna favola contemporanea dal colore avventuroso e fumettistico.
La magia del tardo settecento lascia lo spazio alla letteratura e alla musica popolare. Il 22 giugno alle ore 18,00 un tris di libri e interviste presenta: Identità note di giustizia. La giornalista Dalia Coronato intervista Lidia Luberto, autrice di “Miriam Mafai”, una politica, una scrittrice e soprattutto una donna rivoluzionaria; il procuratore del tribunale Napoli Nord, Domenico Airoma, celebra la vita di Rosario Livatino, il giudice Santo; infine, il giornalista Luigi Ferraiuolodà voce e penna al prete anticamorra con il libro Don Peppe Diana e la caduta di Gomorra”.
Direttamente da Macerata Campania, gli inimitabili Bottarte Tharumbò concluderanno la serata alle ore 21,00 in piazza Duomo a ritmo stringente di musica etno folk. Domenica 23 giugno, sarà la volta del sacro e delle tradizioni, un momento di raccolta insieme alla diocesi di San Michele Arcangelo alle ore 18,00. L’associazione Passi e Noteconcluderà il festival dedicato alla promozione e alla valorizzazione del borgo antico di Casertavecchia con balli medievali in abiti d’epoca.
Con il patrocinio del Consiglio Regionale della Campania, del Comune di Caserta, della Confcommercio di Caserta, la direzione artistica “Genovese Management”presenta – insieme all’Assessore in delega alla Valorizzazione, Promozione e Iniziative della città negli immobili pubblici culturali, nei siti storici e nei siti UNESCO, Tiziana Petrillo – un lungo weekend creativo che fonde spettacoli e artigianato. Tutti gli spettacoli sono accompagnati dall’esposizione di prodotti artigianali all’interno dei giardini del Duomo e gli stand sono a cura dellaprolocoCasertantica.
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