L’Asl Caserta tarda a stabilizzare gli oltre 300 precari decennali ed attiva le mobilità: Uil-Fpl sul piede di guerra

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Nell’ASL di Caserta, dopo mesi di tavoli tecnici e dibattiti sindacali, l’avvio delle procedure di stabilizzazione stenta a decollare, riferisce il Segretario Generale della UIL FPL di Caserta Domenico Vitale. Nonostante gli oltre 10 anni di blocco del turn over e l’assenza di concorsi, nonostante gli oltre trecento precari dell’ASL Caserta siano stati prorogati, a volte anche per decenni, quindi molto oltre i termini di legge, ed abbiano garantito i LEA per tutto questo tempo, oggi che si parla finalmente di stabilizzare questi lavoratori, l’Amministrazione non riesce a trovare a tutti una collocazione nell’esiguo fabbisogno del personale inviato alla Regione Campania a gennaio di quest’anno.

Come se ciò non bastasse, in barba ad ogni normativa che vieta la stipula di nuovi contratti flessibili dopo il 31 Ottobre 2018 (Decreto Madia 75/2017), anche prima di quella data per i profili professionali dove già vi erano precari avviati all’iter di stabilizzazione, l’ASL di Caserta continua ad annoverare nuovi lavoratori nelle già copiose fila dei precari, non con contratti a tempo determinato bensì con contratti non subordinati, segno tangibile di una precisa volontà di continuare ad aggirare i controlli regionali e Ministeriali sulle assunzioni o forse consapevoli  che l’esiguità dei posti autorizzati nel Fabbisogno non potranno mai soddisfare le esigenze di salute della popolazione né tanto meno consentiranno il raggiungimento dei Livelli Essenziali di Assistenza. Al danno si aggiunge la beffa in quanto, laddove vi sono graduatorie aperte non esaurite, piuttosto che attingere dalla graduatoria si preferisce bandire altri contratti 15 octies non subordinati.

Alle responsabilità derivanti dai succitati comportamenti, si aggiungono la criticità delle relazioni sindacali, complicato se non, in qualche caso, interrotte. Questa è la cornice all’interno della quale l’Amministrazione, in data odierna, adotta due delibere, n. 798 e 799, con le quali avvia le procedure per l’attivazione di mobilità intra ed extra regionali in entrata di figure professionali riferite a qualifiche sia dirigenziali che di comparto, senza che siano stati ancora pubblicati i bandi per la stabilizzazione dei precari. Il Decreto Madia 75/2017- spiega Domenico Vitale- pone i processi di stabilizzazione al di sopra e con diritto di precedenza su tutte le altre procedure (mobilità, concorsi, scorrimenti di graduatorie), trattandosi di procedure di reclutamento straordinarie: solamente dopo aver stabilizzato gli oltre trecento precari dell’ASL di Caserta si potrà procedere con la mobilità e le nuove assunzioni.

Mentre nell’ASL di Caserta ancora si combatte per i posti, fuori regione le battaglie dei precari si sono trasferite nelle aule di Tribunale, conclusasi in favore dei lavoratori. Il TAR LAZIO, con le due sentenze n. 396 e 397 del 29 maggio 2019, ha dato ragione a 19 precari dell’ASL Latina che avevano ricorso affinché non fossero costretti a sostenere un’altra procedura concorsuale per la   stabilizzazione, essendo già stati reclutati tramite procedura comparativa, che aveva prodotto una graduatoria di merito. L’ASL di Latina – spiega Domenico Vitale- li aveva esclusi dall’iter di stabilizzazione che prevedeva la conversione diretta in quanto nel lontano 2009/2010 , anno in cui i suddetti precari erano stati reclutati con contratti a tempo determinato e poi prorogati fino all’avvio delle procedure di stabilizzazione, il loro bando per valutazione di titoli era stato pubblicato esclusivamente sul sito aziendale e sulle principali testate giornalistiche piuttosto che sul BURL. Come già sancito dal TAR ABRUZZO con sentenza 391/2018,- continua Vitale – in queste sentenza anche il TAR Lazio ha ribadito che il Bollettino Ufficiale Regionale e la Gazzetta Ufficiale sono solo due delle modalità che consentono di dare pubblicità alle procedure di reclutamento, ma che detta modalità di pubblicità non incide su un elemento essenziale del concorso con conseguente venir meno di uno dei requisiti che permettono la stabilizzazione diretta.

Queste sentenze spianano la strada anche a tantissimi precari nell’ASL di Caserta che sono stati reclutati con procedure concorsuali per titoli e/o esami, a cui ha fatto seguito una graduatoria di merito, e che sono ancora in attesa della tanta agognata stabilizzazione.

La UIL Fpl – conclude Domenico Vitale- continuerà a lottare per la difesa dei diritti dei lavoratori tutti e soprattutto quelli più deboli come i precari, affinché anche nell’ASL Caserta venga riconosciuto il diritto ad un posto a tempo indeterminato dopo anni di sacrifici.

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