MADDALONI (Caserta) – Impegno e Passione. Con questo dualismo gli organismi comunali e provinciali della Cgil hanno voluto ricordare e commemorare ad un mese dalla prematura scomparsa il sindacalista maddalonese Antonio Garofalo.
Nella sala convegni del Centro Polifunzionale (ex macello) i compagni di sindacato e gli amici di partito e di vita hanno tracciato il percorso lavorativo e l’esempio di vita del nostro concittadino.
Il primo a prendere la parola è stato Matteo Coppola, Segretario Generale della Cgil di Caserta. Per Coppola Antonio Garofalo non era solo un collega ma “un vero e proprio amico fraterno”. Il Segretario ha tracciato nel suo intervento non solo l’aspetto prettamente sindacale, ma anche quello più intimo che lo legava ad Antonio Garofalo: dai campi di calcio della Maddalonese, al sindacato, passando anche dall’esperienza politica in seno al Partito Socialista, Coppola e Garofalo hanno davvero condiviso importanti momenti e difficili sfide. “Avevamo sempre lavorato nell’interesse dei lavoratori – ha dichiarato Matteo Coppola – ed Antonio con la sua gentilezza, con la sua conoscenza, e con la sua disponibilità era diventato un vero e proprio punto di riferimento per tutti noi”.
Dopo l’intervento del Segretario Generale della Cgil di Caserta, ha preso la parola il Sindaco Andrea De Filippo. Nel suo intervento il Sindaco ha scelto di non utilizzare solo il tono istituzionale: “E’ molto difficile far convivere – ha dichiarato il primo cittadino – in tali occasioni l’aspetto istituzionale con quello personale perchè io ho avuto l’onore di essere amico di Antonio Garofalo”. Da amico De Filippo ha sottolineato gli aspetti fondamentali del carattere e del figura di Antonio Garofalo: “Antonio aveva un carattere forte, deciso, a volte addirittura testardo, ma era cortese, garbato e di grande onestà. Aveva la capacità di parlare e dialogare con tutti, stemperando sempre gli elementi conflittuali. Era un uomo di altri tempi che viveva con difficoltà il presente dove ogni divergenza diventa contrapposizione. Da Sindaco non posso far altro che indicare Antonio Garofano alle nuove generazioni come esempio di quella compostezza che tutti abbiamo il dovere di recuperare”.
Dopo l’intervento del Sindaco ha preso la parola il Segretario Generale Spi Cgil di Caserta Michele Colamonici. Colamonici ha ricordato l’operato di Antonio Garofalo per il sindacato. “Abbiamo lottato insieme – ha ricordato – quando si è trattato, nei momenti difficili della nostra storia sindacale, di difendere la Cgil ed i valori che essa rappresenta dagli attacchi della politica”. “
Garofalo era un organizzatore instancabile e meticoloso: ricordo ancora tutto quelle che fece, in occasione del centenario delle nostra organizzazione sindacale, per la mobilitazione della nostra provincia riuscendo a far arrivare a Roma ben 50 autobus da Caserta”. Anche Colamonici ha ricordato, a chiusura del suo intervento, l’animo di Garofalo, un animo “che ha fatto tutto grazie alla capacità di non varcare mai la soglia dell’estremizzazione”.
A chiudere il ricordo di Antonio Garofalo è stata la consegna di una targa alla moglie Maria con un quadro rappresentante il Presidente Pertini che Garofalo aveva in ufficio e con la lettura di una toccante lettera da parte della figlia Miriam.