Commissione Pari Opportunità. Riprendiamoci Caserta: “Naim e Credentino vatesse senza contenuti”

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E alla fine il Sindaco Carlo Marinoe l’Assessore Maddalena Corvino riuscirono a costituire la Commissione Pari Opportunità. Durante la seduta del 7 marzo 2019, il Consiglio Comunale di Caserta ha eletto i componenti della Commissione Pari Opportunità: 18 rappresentantidi associazioni, comitati, sindacati e movimenti, legati alle istanze sociali e civili del territorio.

Questi i componenti della Commissione Pari Opportunità: Barbara Pacilio, Drusilla De Nicola, Rosario Laudato, Silvia Del Deo, Laura Messore, Rosa De Martino, Bernardo Diana, Antonella Serpico, Giovanna Paolino, Rosa Marzullo, Ermelinda Iannone, Rosita Casertano, Maria Batelli, Maria Grazia Guarino, Gaetanina Ricciardi, Daniela Dello Buono, Anna Caianiello e Maria Lombardi.

La peculiarità di questa formazione è che l’Amministrazione Comunale ha consentito a tutti coloro che ne hanno fatto richiesta di fare parte della Commissione nel pieno rispetto del pluralismo democratico: sono state date cioè a tutti pari opportunità di partecipazione in ossequio al principio di uguaglianza sancito dall’articolo 3 della Costituzione Italiana.

In occasione della Giornata Internazionale della Donna, 8 marzo 2019, la Commissione Pari Opportunitàsi è ufficialmente insediata nel corso di una suggestiva manifestazione al Teatro Parravanoalla presenza del Sindaco Carlo Marinoe dell’Assessore alle Pari Opportunità Maddalena Corvino.

In data 13 marzo, seguendo un iter rapido e pragmatico, la Commissione Pari Opportunità si è riunita a Palazzo Castropignano procedendo all’elezione del Presidentee del Vice Presidente, individuati rispettivamente in Drusilla De Nicolae Bernardo Diana. Il tutto si è svolto, dopo i saluti istituzionali del Sindaco Marino, sotto l’attenta direzione dell’Assessore Maddalena Corvinoe delle Consigliere Comunali Liliana Trovato, Emilianna Credentino e Norma Naim, oltre che della dott.ssa Melina Cortese Cimitilesegretaria referente dell’assessorato alla Politiche Giovanili e alle Pari Opportunità.

Lontani i tempi i cui nella Commissione Pari Opportunità del Comune di Casertail Dirigente Scolastico Adele Vairo“istigava alla più cruenta battaglia”per ottenere la Presidenza della stessa Commissione, rinviando, in tal senso, e solo per questo, i lavori consiliari.

Una Commissione Pari Opportunità, quella targata Marino – Corvino, che esprime a tutto tondo le più incisive professionalità casertane in grado di rappresentare competenze organizzative, relazionali e valoriali già profuse e ancora da profondere nel volontariato e nell’impegno sociale e civile di Terra di Lavoro.

Non si può prescindere di parlare, tuttavia, a proposito di pari opportunità e di tutela di genere, ma soprattutto a proposito di tutela di diritti civili, del comportamento assunto, durante la prima convocazione della Commissione Pari Opportunità, dalle Consigliere Norma Naimed Emilianna Credentino.

All’augurio ai neoeletti, denso di concreto entusiasmo da parte della Consigliera Liliana Trovato, ha fatto eco l’intervento diNorma Naim – Speranza per Caserta– che, con tanto di “Regolamento-Corano”, si è presentata all’incontro ricordando ai presenti che all’interno della Commissione vi sarebbero stati componenti di movimenti politici. Una scena pateticaper quanti ancora credono nella onestà intellettuale di chi fa politica e nella efficacia e nella efficienza della pubblica amministrazione, e ciò per tutta una serie di ragioni.

Innanzi tutto, la nomina della Commissione era già avvenutadurante la seduta del Consiglio Comunale del 7 marzo 2019: in quella occasione, i Consiglieri Comunali, nonostante che la stessa Norma Naimavesse già posto il problema, avevano votato a maggioranza i candidati presentati dall’Assessore Maddalena Corvino.

L’obiezione di Norma Naim, pertanto, in sede di prima convocazione, era non solo non pertinente ma pure priva di ogni valore giuridico, anche perchè il regolamento che la “fiscale consigliera” ha invocato non esclude assolutamente che la Commissione non possa essere composta anche da rappresentanti di partiti o movimenti politici.

E’ strano come la Naim, così precisa nel ribadire il suo rispetto per la legalità, non si sia resa conto che in quel momento le sue affermazioni non erano pertinenti, o meglio non avevano alcun sensodal momento che la nomina dei componenti era stata definitivamente deliberata dal Consiglio Comunale del 7 marzo.

L’impressione dell’osservatore, a tali esternazioni, è stata quella che la Naim, da scaltrissimo politico, abbia inteso utilizzare la platea della Commissione Pari Opportunità per farsi campagna elettoralee spaccare così il gruppofortemente voluto dal Sindaco Carlo Marino e dall’Assessore Maddalena Corvino. Diversamente, risulta difficile spiegare le sue affermazioni, nel contesto della riunione.

Né si può accettare che la Consigliera Naim ricopra al contempo il ruolo di “Marta e Maddalena”, ergendosi, da un lato,  come paladina dei diritti violati dalla nomina della Commissione Pari Opportunità, nomina che, invece, è avvenuta nel pieno rispetto del regolamento come sopra abbiamo spiegato, e acconsentendo, dall’altro, alle dimissioni “forzate” del compagno di partito Antonello Fabrocile, eletto conNaime Appertinel gruppo consiliare di Speranza per Casertaalle elezioni del 2016, e che sarebbe statoindotto dagli stessi a lasciare il gruppo perchè incomprensibilmente “indesiderato”.

A proposito di pari opportunità e di legalità!

Sempre a tale riguardo dovremmo capireper quale motivo Norma Naim è stata la donna di Speranza per Caserta più votata alle elezioni amministrative 2016: secondo indiscrezioni, dalle quali noi ci dissociamo ma che riportiamo per dovere di cronaca,l’imperativo categorico dei dirigenti speranzini all’epoca delle amministrative 2016 sarebbe stato quello di votare e di fare votare, in abbinamento ai vari candidati maschi, solo e soltanto Norma Naim.

A proposito di tutela di genere e di solidarietà femminile!

Resta da comprendere, poi, come mai, Speranza per Caserta, prima alleata di De Magistrise poi sostenitrice del Movimento 5 Stelle, in un’alternanza oscillante tra populismo e la demagogia, non faccia chiarezza, ma davvero chiarezza, sul sequestro dell’ex Canapificiodove per anni hanno imperato numerosi elettori del movimento speranzino: ci riferiamo al Centro Sociale ex Canapificio, attualmente nel ciclone giudiziario. Ma tant’è!

Resta da chiarire anche il comportamento dellaConsigliera Emilianna Credentino, espressione “fascinosa”di Caserta nel Cuore: insomma una Zinziana, che, secondo indiscrezioni, nei giorni scorsi sarebbe quasi venuta alle mani con il Capogruppo Consigliere Nicola Garofalo.

E tutto questo sempre nel rispetto della legalità!

Anche la Credentino, arrivata in Consiglio Comunalenon per le sue radici casertane, ma a quanto pare, sempre secondo rumors insistenti, solo per i legami di amicizia fra i suoi parenti e la famiglia Zinzi, parla di pari opportunità.

Nella prima convocazione delle Pari Opportunità, a Palazzo Castropignano, si è potuta vedere una Emilianna Credentino alle prese con il regolamento-corano, di cui ci si chiede se la stessa abbia compreso a quali articoli si riferisse la Naim nella sua non pertinente obiezione, e ciò, ovviamente, solo per l’emozione del momento. Per l’occasione, l’avvenente Consigliera è sembrata trasformarsi nella “speciale valletta” del “talent talebano” organizzato dalla stessa Norma Naim.

Bisognerebbe ricordare alla Consigliera Credentino chepari opportunità significa anche pianificare l’attività del Forum Giovani, che la Credentino, per quanto riguarda la lista “Giovani per il Cambiamento”ha prima avviato come espressione zinziana di Forza Italia, e che poi ha abbandonato al vento nel momento in cui Gianpiero Zinzi e il suo entourage, di cui la Credentino è parte intrinseca, sono usciti da Forza Italia.

Anche tutto questo nel nome delle pari opportunità!

Su queste premesse, acquista ancora di più valore l’impegno del Sindaco Carlo Marino e dell’Assessore Corvino e, soprattutto, dei 18 componenti della Commissione Pari Opportunità che hanno deciso di scendere in campo in nome della democrazia e della legalità.

A tutti il nostro augurio di buon lavoro ricordando alle Vatesse di casa nostra che la solidarietà è un valore intrinseco ad ogni persona: o si ha o non si ha. Il resto, come sempre, sono solo parole.

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