“Finalmente la politica nazionale si ricorda del tema del ‘Revenge Porn’. E’ servito il caso Sarti per creare una sensibilità intorno al fenomeno. Quando invocammo contromisure in seguito al caso della povera Tiziana Cantone rimanemmo del tutto inascoltati. L’onorevole Sarti ovviamente merita la massima tutela da parte delle forze dell’ordine e della legge ma l’atteggiamento di una certa politica ci lascia con l’amaro in bocca”. Lo afferma il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli. “Serve un caso che coinvolge un politico di fama nazionale per accendere i riflettori su un problema che investe migliaia di donne? – si chiede Borrelli -. Non possiamo che affermare ‘meglio tardi che mai’. Non ci resta che attendere nella speranza che, almeno questa volta, si inizi un confronto parlamentare serio che permetta di promulgare una legge che punisca severamente questa odiosa pratica”.