L’esodo sanitario dal sud arricchisce il nord: le compensazioni valgono più di un miliardo di euro
Borrelli: “Anche Caldoro è d’accordo, differenze causate anche dalle politiche promosse dalla Lega negli anni scorsi. Occorre fare blocco contro la secessione dei ricchi”
“Un dato che non ha nulla di sorprendente. I miliardi di euro che confluiscono al nord grazie alle compensazioni dovute all’esodo sanitario dal Mezzogiorno non sono altro che la punta dell’iceberg di una serie di squilibri che non fanno altro che aumentare la forbice qualitativa dei servizi tra le due aree del Paese”. Lo afferma il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli, commentando l’inchiesta del Corriere della Sera sulle compensazioni per prestazioni sanitarie che porta al nord più di un miliardo di euro. “Durante la puntata de “La Radiazza” di oggi ho avuto modo di confrontarmi con Stefano Caldoro sul tema. Anche lui ha evidenziato gli squilibri nella ripartizione delle risorse, convenendo che per anni la Lega ha fatto di tutto per trasferire più risorse possibili al nord, a discapito del Mezzogiorno. Un soggetto politico che ora si professa nazionale ma che sta facendo di tutto per sottrarre ulteriori mezzi al Mezzogiorno attraverso la proposta di legge dell’autonomia differenziata”. “A chi mi fa notare – prosegue Borrelli – che Caldoro fa parte di Forza Italia, un soggetto politico vicino alla Lega sul piano nazionale, con la quale ha governato in passato, rispondo che è il momento di fare blocco comune a prescindere dal colore politico. Tutti i politici del sud devono restare uniti contro una riforma vergognosa, definibile come una ‘secessione dei ricchi’, che non farà altro che spezzare l’Italia in due parti”.