Sono sicuramente nomi autorevoli e degni di stima i diciassette membri della segreteria provinciale PD, ci rende felici e fiduciosi l’impegno di persone di spessore come ad esempio l’amico professore Costantino Leuci, ma non si può non restare allibiti dal quasi totale azzeramento della presenza di donne. SOLTANTO DUE SU DICIASETTE, questa è roba da medioevo. Sinceramente spero che il segretario provinciale Emmidio Cimmino se ne renda conto, e che comprenda che oltre alle “logiche correntizie” di cui è figlio, il Pd per tornare ad essere credibile agli occhi dei propri elettori, deve ricostruire una propria identità saldamente legata ai propri principi fondativi, che lo hanno reso essere un partito plurale, progressista e riformista.
Il Pd casertano vede tantissime donne impegnate in prima persona in politica, basti guardare le liste nazionali e regionali delle primarie del 3 Marzo, (tra l’altro per le stesse è obbligatorio l’alternanza di genere), è assurdo che un partito come il nostro preveda la presenza di sole due donne nell’esecutivo provinciale a fronte di diciassette membri totali.
Mi sembra davvero un cattivo inizio quello del segretario provinciale, magari si è distratto e non ci ha fatto caso. Mi auguro che quanto prima possa rimediare a questa brutta gaffe, e magari in occasione del prossimo 8 Marzo, ricordare che il nostro partito si fonda su determinate battaglie, e si decida a rivedere questa segreteria unisex, diversamente ci toccherà scrivere al futuro segretario nazionale e regionale, perché una simile segreteria non credo sia nemmeno legittima sotto il profilo giuridico, considerato che siamo nel 2019 e non nel 1940.