NAPOLI – “Esprimiamo soddisfazione per la lettera inviata dal presidente De Luca alle Asl regionali in cui si invita ad evitare il ricorso alle forniture di lavoratori interinali. Stiamo combattendo da tempo questa battaglia, è arrivato il momento di dire basta ad un sistema costoso e clientelare”. Lo sostengono il consigliere regionale dei Verdi e membro della commissione Sanità Francesco Emilio Borrelli e il segretario del Mic Giovanni Petrillo. “Un lavoratore interinale ha un costo sensibilmente superiore rispetto ad un omologo assunto regolarmente. Uno degli ultimi casi, riguardante una fornitura per il Vecchio Policlinico, costerà alle casse della sanità campana 24 milioni di euro. Ricordiamo che tali operazioni, come sottolineato anche nella missiva del presidente De Luca, vanno nella direzione opposta rispetto a quanto indicato dalla Regione Campania nel decreto n. 34 in cui è previsto il divieto, a partire dal 31 dicembre 2018, di acquistare forniture di lavoratori interinali e il graduale disimpegno, alla scadenza, dai contratti già in essere”.
“Sono anni – proseguono Borrelli e Petrillo – che denunciamo questi sprechi. Nel 2017 presentammo un dossier presso la Procura della Repubblica per evidenziare relazioni di parentela tra il 70 percento degli assunti tramite le agenzie interinali e il personale degli ospedali. Tali forniture, troppo spesso caratterizzate da contorni nebulosi, rappresentano un sistema clientelare che penalizza gli altri lavoratori e il sistema sanitario stesso”.
Riprendo lo stralcio ….“Un lavoratore interinale ha un costo sensibilmente superiore rispetto ad un omologo assunto regolarmente.”… Quindi che convenienza c’è? “…Uno degli ultimi casi, riguardante una fornitura per il Vecchio Policlinico SUN ora Vanvitelli, costerà alle casse della sanità campana 24 milioni di euro.” Ma questa somma è giustificata dal contributo prestazionale dato dall’Azienda Vanvitelli al SSR. Dai dati conusciuti direi di no, il Presedente De Luca che correttivo adotta nei riguardi dei manager di questa azienda’