“Piangeva troppo”. Federico riduce in fin di vita la piccola Alice

Arrestato l'uomo, accusato di tentato omicidio: "È stato un raptus, non volevo". La piccola è ricoverata al Bambin Gesù di Roma

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Ancora un episodio di violenza assurda sui più piccoli: una bambina di 22 mesi è stata ridotta in fin di vita dal compagno della madre. È accaduto a Genzano, vicino Roma, mentre la piccola era in casa con l’uomo, un 24enne italiano e i suoi fratellini. “Piangeva troppo forte” , si è giustificato “Ho perso la testa” e per un raptus folle la bambina è ora ricoverata all’ospedale Bambin Gesù di Roma per una gravissima emorragia cerebrale ed è in fin di vita. Sembra non fosse la prima volta che l’uomo sfogava la sua rabbia sui bambini della compagna, con cui stava da pochi mesi. “È malato” , ha detto piangendo la donna, che non sembra essersi resa conto del tutto della tragedia appena accaduta. “A volte è nervoso e si arrabbia perché i bambini fanno chiasso. Ma noi ci amiamo, siamo una famiglia unita”. Come se le botte facessero parte del volersi bene e la violenza giustificabile con un carattere irascibile. Dopo il caso di Giuseppe Dorice, il bambino di Cardito ucciso dalle percosse del compagno della madre, si torna ancora a parlare di vittime indifese all’interno delle mura domestiche.

L’uomo ora si trova rinchiuso nel carcere di Velletri, ma le indagini proseguono.

 

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