CAPODRISE. Dopo anni d’attesa, arriva la svolta urbanistica per Capodrise. La giunta del sindaco Angelo Crescente ha approvato il progetto preliminare del Piano urbanistico comunale di Capodrise, strumento di straordinaria importanza per il futuro governo del territorio. Ne dà notizia l’assessore Vincenzo Negro, che da delegato ai lavori pubblici ha seguito, con Crescente, l’iter di approvazione. «Il preliminare – assicura Negro – è coerente con le linee guida tracciate dall’amministrazione comunale e si muove su tre direttrici: il risparmio del suolo, con il blocco delle edificazioni; il recupero e la rivitalizzazione del centro storico e delle periferie; il rispetto delle vocazioni del territorio, che va percepito, nel suo complesso, come spazio di comunità.
Nella definizione dei comparti, è nostra intenzione giungere a un sistema abitativo unitario e complementare». «“O tutti vincono o perdono tutti” – aggiunge Crescente –: questo è il principio che ispira la nostra idea di città, applicabile fino in fondo solo che avremo coscienza dei luoghi e rispetto della memoria. Non possiamo, certo, nascondere che Capodrise abbia delle criticità, come l’altra densità abitativa (una delle più altre in provincia di Caserta), l’abusivismo edilizio, la carenza dei servizi e della rete infrastrutturale e l’assenza di risorse pubbliche da investire in nuove opere. Accanto a questi punti di debolezza, il nostro territorio presenta, però, delle grandi potenzialità e delle zone ad alto contenuto strategico, come le aree produttive, che il progetto definitivo del Puc andrà a valorizzare. Lo sviluppo di una città – conclude Crescente – è vero sviluppo per tutti i cittadini solo se è sostenibile e vissuto come un’opportunità sociale, ecologica, economica, geografica e culturale». Il preliminare di Piano è stato redatto dal gruppo di consulenza scientifica guidata dal professor Giuseppe Guida, con la collaborazione degli architetti Valeria Civitillo e Giovanni Bello. Supervisore, l’ingegnere responsabile dell’ufficio tecnico dell’ente, Ernesto Palermiti.
Capodrise, 4 gennaio 2019