Ludopatia, solo l’intrattenimento può contrastare il gioco d’azzardo

Le proposte verranno illustrate domani alle ore 17,00 nel corso di una conferenza stampa alla Camera dei Deputati. All’incontro interverrà Michela Rostan, vicepresidente della Commissione Affari Sociali di Montecitorio

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ROMA – Proposte a Regioni e Parlamento per porre fine al gioco d’azzardo ormai diffuso come in nessuna parte del mondo. E’ inammissibile che in un paese come l’Italia i governi immaginano di far quadrare i bilanci statali anche grazie al contributo dei malati di ludopatia. E’ arrivato il momento di dire basta a questa invasione capillare di mini casinò con all’interno le pericolosissime videolottery”. Lo afferma Benedetto Palese, presidente dell’Agcai (Associazione nazionale gestori e costruttori apparecchi da intrattenimento), che annuncia una conferenza stampa alla Camera dei Deputati per domani, martedì 27 novembre alle ore 17.

“Non vi è città italiana dove passeggiando non si inciampi nei mini casinò. Bene ha fatto l’Emilia Romagna –  aggiunge il numero uno dell’Agcai – ad iniziare a chiudere nei 500 metri tutte le sale dedicate con videolottery (art.88). Bisogna poi anche, successivamente, oltre a razionalizzare tutti i punti vendita di lotterie istantanee e regolarizzare l’online, sostituire in tutti i locali pubblici anche le attuali slot con un apparecchio di solo intrattenimento e abilità, molto meno pericoloso”.

“Il risultato sarà che scompariranno i malati di gioco d’azzardo patologico e non ci sarà più bisogno di centri di cura, né di stanziare fondi per la cura dei malati di gap. Nel contratto di governo Lega-5 Stelle è prevista la fuoriuscita di slot e vlt in quanto apparecchi con puntate ripetute. Questo governo – rimarca Palese – lo farà o sarà anche lui al servizio delle multinazionali e delle lobby dell’azzardo?. Eppure fino ad oggi nessun membro del governo o della maggioranza è intervenuto, dopo che è stato reso noto il ‘disegno criminale’ messo in atto dai concessionari per distruggere migliaia di piccole e medie aziende con la complicità dello Stato”.

“Dopo gli incontri presso gli uffici dei Monopoli e al Ministero del Lavoro e le relative assicurazioni di concreto intervento, non è accaduto nulla. Occorre ricordare – evidenzia il presidente nazionale dell’Agcai – che tutto è partito da una apparentemente innocua circolare diffusa dai Monopoli di Stato che si è rivelata pericolosissima per i piccoli gestori. L’auspicio è che venga emanata un nuova circolare con regole più idonee alla regolarizzazione per la dismissione degli apparecchi da intrattenimento.

Sarebbe una grande delusione – conclude Palese – scoprire che le forze politiche non hanno la forza di fermare la lobby dell’azzardo, rendendosi ulteriormente responsabili della disperazione in cui stanno cadendo migliaia di famiglie che, dopo 15 anni di attività esercitata per conto dello Stato, oggi rischiano il posto di lavoro”.

Roma, 26 novembre 2018

 

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