“La voce che canta: il mito Caruso”, al comune di Casagiove il convegno organizzato dall’Associazione “Enrico Caruso”
Si è svolto domenica 18 novembre, presso la sala consiliare del comune di Casagiove, al cospetto di un numeroso pubblico a metà tra appassionati musicofili e cultori della materia, il convegno di studi sulla voce artistica “La voce che canta: il mito Caruso”, organizzato dall’Associazione “Enrico Caruso”, con la direzione artistica dei maestri Cira Di Gennaro e Sergio Pagliarulo. Al convegno sono intervenuti illustri didatti nel campo della vocologia artistica, il M° Tullio Visioli, la M° Daniela Panetta, nonché il M° Cira Di Gennaro, direttore artistico dell’Associazione.I tre relatori sono tutti vocologi artistici, si dedicano allo studio della voce anche dal punto di vista scientifico, non trascurando gli aspetti che riguardano il corpo umano, la fisiologia, l’emozione, le patologie vocali. Con i loro interventi è stato messo in risalto la particolarità della voce del grande tenore Enrico Caruso, definito non a caso il più grande tenore di tutti i tempi, soffermandosi sugli aspetti espressivi e musicali che ne facevano davvero una voce unica. Il M° Visioli, flautista, compositore e direttore di coro,docente al MimesisLab, al Master in Pedagogia dell’ espressione dell’Università di Roma 3 e al Corso di Alta Formazione in Vocologia Artistica (Università di Bologna sede di Ravenna), docente presso la storica “Scuola popolare di musica di Testaccio”, compositore di numerose canzoni per cori di bambini, ha sottolineato la lungimiranza di Caruso che decise di incidere sui dischi dell’epoca la sua voce, fatto che contribuì a renderlo immortale e punto di riferimento per le generazioni successive. La M° Panetta, cantante jazz, docente di canto, attiva dagli anni novanta per le sue performance e concerti, esibendosi con artisti quali Harold Danko, Jerry Dodgion, Michèle Hendricks, Guido Di Leone, CJ Everett e Giuseppe Bassi, ha coinvolto l’uditorio con il suo intervento sulle varie e sfaccettate possibilità dell’uso della voce cantata, spaziando tra vari generei musicali come il jazz, in cui da molti anni si distingue come cantante ed interprete, al gospel, al lirico, mostrando le grandi potenzialità dello strumento vocale, adeguatamente sfruttata con attenzione al rapporto tra corpo e spazio sonoro. La M° Di Gennaro, artista casagiovese, soprano, pianista, direttrice di coro, vocologa, da molti anni alla valorizzazione dell’arte musicale ed in particolare dell’opera lirica, ha tracciato un esauriente quadro delle caratteristiche tipiche di una voce lirica, in particolare quella di Caruso, che senza saperlo sfruttava una sua peculiarità, che sarebbe stata poi definita “suono osseo” dal grande studioso Alfred Tomatis.
Alla fine del convegno ha fatto seguito un momento musicale con l’intervento del quartetto d’archi “Armonia” di Caserta, che ha eseguito musiche di Mozart, Borodin, Bizet, Morricone e Piazzolla. A eseguire i vari brani, accolti con applausi ed entusiasmo dal pubblico, sono stati i violinisti Luigi Saffioti e Domenico Mancino, alla viola Luigi Ciriello e al violoncello Sergio Savinelli.
Il convegno è stato preceduto sabato 17 novembre dalla cerimonia di inaugurazione della nuova sede dell’Associazione “E. Caruso”, in via Santa Croce 60 a Casagiove, durante la quale tra l’altro sono stati esposti vari cimeli storici della collezione dedicata al grande tenore di origine napoletana.
Dopo il successo dell’ultimo concorso di poesia e di caricature svoltosi lo scorso anno con grande numero di partecipanti da tutta Italia, l’Associazione “Enrico Caruso”, e in particolare il Direttore Artistico dell’Associazione, M° Cira Di Gennaro, hanno inteso così dare inizio alle manifestazioni celebrative per i vent’anni dell’Associazione; la nuova sede rappresenterà un luogo, un centro di formazionee produzione artistica di spessore, dove si organizzeranno corsi di musica, stage, convegni, corsi di perfezionamento ed un grande interesse per la voce artistica e la coralità, diventando punto di riferimento per i giovani che si avvicinano all’arte e alla musica in particolare. Inoltre la presenza della collaborazione di altre Associazioni sul territorio porterà ad un lavoro di rete, necessario per una crescita e sviluppo della cultura sul territorio, dando spazio a corsi di teatro, ad attività per bambini con disabilità e difficoltà, creando spazi e modi per accrescere curiosità e creatività. Ci vuole tempo per realizzare dei sogni e i maestri Di Gennaro e Pagliarulo, con grande umiltà, hanno deciso di provarci e di impegnarsi, per consentire ai giovani casertani e non solo di poter approfondire la musica e le varie arti grazie all’esperienza e alla competenza di illustri maestri.