Santa Maria Capua Vetere (Ce). La Consigliere Santillo (Campania Libera) rinuncia alle proprie deleghe

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SANTA MARIA CAPUA VETERE (Caserta) –  La consigliere comunale di Campania libera di Santa Maria Capua Vetere Mariagabriella Santillo rimette le deleghe nelle mani del sindaco. Nella giornata di ieri, la rappresentante del gruppo del consigliere regionale Luigi Bosco ha protocollato il documento, indirizzandolo al primo cittadino Mirra e al presidente del consiglio comunale Feola.

«Con la presente nota – scrive la Santillo – rimetto ufficialmente nelle mani del sindaco le deleghe di studio a suo tempo conferite dallo stesso nelle materie Attività produttive, Commercio, Agricoltura e Promozione del territorio. La decisione è scaturita da un lungo periodo di sofferenza e mortificazione delle aspettative che avevo come giovane neofita della politica e, quindi, da un colloquio approfondito con l’avvocato Luigi Bosco, responsabile provinciale del movimento Campania Libera, che, come noto, rappresento a livello locale nella veste di commissario cittadino, con il quale mi sono trovata in perfetta sintonia. Non voglio, in questa occasione, soffermarmi, nuovamente, sui numerosi momenti di imbarazzo che, nell’ultimo periodo, ho vissuto a causa di particolari atti che hanno suscitato scalpore e stupore tali da essere trattati quotidianamente da stampa e social dedicati al territorio. Le motivazioni che hanno indotto a procedere in tal senso sono tutte riconducibili all’aver registrato una mancanza di sintonia con il primo cittadino in ordine all’individuazione dell’attività amministrativa non solo in relazione alle deleghe assegnatemi, bensì rispetto all’intera programmazione in favore dell’attuazione del programma elettorale e del miglioramento delle condizioni della città. Mancanza di sintonia che ha reso, quasi impossibile portare avanti, nonostante i miei innumerevoli sforzi, i progetti relativi alle mie deleghe, regolarmente presentati e protocollati. Sintomatica di un atteggiamento monocratico è la vicenda relativa alla uscita dell’Ente dal Consorzio Asi. Sintomatica non solo per le modalità, ma anche perché ha evidenziato la totale mancanza di volontà di valorizzare le tantissime aree industriali e aree Pip del nostro territorio, rendendolo privo di una politica industriale che potrebbe fare da volano alle attività commerciali. Rimane ferma la mia disponibilità a rendicontare sull’attività svolta e sulle proposte poste in essere in costanza di delega, oltre a chiarire ogni eventuale aspetto legato al contenuto della presente nota».

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