Si è tenuta nella giornata di ieri l’assemblea dei segretari di circolo della federazione provinciale di Caserta del Partito Democratico. In un contesto di grande serenità, abbiamo condiviso il percorso di avvicinamento al tesseramento ed alla fase congressuale tracciato dal Sen. Franco Mirabelli. Il commissario della federazione provinciale, in maniera del tutto condivisibile, ha evidenziato inoltre come per rilanciare il partito sul territorio occorrano atteggiamenti e metodi in grado di conferire credibilità all’azione politica dell’intera comunità democratica.
Lavoreremo convintamente in questa direzione. A tal proposito, ringraziamo il consigliere regionale, nonché presidente del Partito Democratico della Campania, Stefano Graziano, che questa mattina ha fatto a sorpresa visita all’Ospedale Civile di Maddaloni, nella sua qualità di presidente della commissione regionale sulla sanità. Ci dispiace tuttavia rilevare come la sorpresa sia perfettamente riuscita nei confronti del circolo del suo partito, mentre lo stesso non è accaduto nei confronti del consigliere comunale Domenico Reitano, candidatosi alle scorse elezioni amministrative a sostegno di un progetto alternativo a quello del PD e presente al suo fianco durante la visita.
In vista del tesseramento e della fase congressuale, tutto il Partito Democratico, dal più rappresentativo degli istituzionali al più umile dei militanti, si trova davanti ad un bivio e deve scegliere se percorrere la strada ampia dell’opportunità o quella impervia della coerenza, della credibilità e dell’appartenenza. Noi la nostra scelta l’abbiamo fatta da tempo, quando a seguito del tremendo risultato delle politiche del 4 marzo non siamo fuggiti dalle nostre responsabilità, risultando tra gli unici due comuni della Provincia di Caserta a presentare una lista che portasse il nome ed il simbolo del nostro partito. Ora è il tempo, per tutti quanti gli altri, di uscire dall’ambiguità, se realmente intendono come noi ricucire con gli elettori un rapporto di fiducia e credibilità che è andato via via deteriorandosi. Attendiamo a riguardo un segnale deciso da parte della federazione regionale e di quella provinciale. Diversamente, dovremmo ritenere che chi ha proposto sui territori, poco più di quattro mesi fa, dei progetti alternativi a quelli del Partito Democratico possa oggi finanche avere l’opportunità di assurgerne a guida per il nuovo corso. Sarebbe davvero paradossale.