Caserta, 14 ottobre 2018 – «A Caserta c’era una grande occasione rappresentata dall’implosione di Forza Italia con il crollo dell’ex Sottosegretario Cosentino. Avevamo l’occasione di costruire una politica che mettesse al primo posto i cittadini e le loro esigenze. Questa operazione non è riuscita in tutte le zone della Provincia di Caserta e in molti luoghi siamo stati percepiti come quelli che si occupano delle poltrone e della gestione del potere. Giudico, però, molto positiva l’esperienza della città di Caserta e se seguissimo questa rotta sono certo che si potrebbe arrivare ad una svolta. A mio avviso, infatti, occorre restare sulle questioni concrete. Dovremmo, quindi, avere la capacità di spiegare che, sulla cose che servono ai cittadini, il PD ci sarà. Dobbiamo ripartire dalle esperienze positive come quelle della città di Caserta, sapendo che saremo noi a costruire un progetto alternativo, una discontinuità che nel Mezzogiorno mette al primo posto la politica e non l’interesse dei potentati». Lo afferma il senatore Franco Mirabelli, commissario del Partito Democratico della Provincia di Caserta, nel corso di un’intervista pubblicata dal quotidiano Il Mattino, spiegando ciò che a suo avviso ocorre fare per tornare in sintonia con l’elettorato deluso.
In merito all’imminente congresso del PD, il senatore Mirabelli afferma: «Troppo spesso abbiamo vissuto il congresso come il momento a cui dare la stabilizzazione ad un gruppo dirigente e in cui si scegli il Segretario. A mio avviso, deve essere un’altra cosa. Credo che si debba promuovere una discussione sui temi e sulle proposte. Si tratta dello stesso percorso che dopo il congresso provinciale sarà avviato per il nazionale. Soprattutto in provincia di Caserta mettere fine all’era degli accordi per occupare poltrone. La proposta deve guardare all’interesse dei cittadini. Solo così si può costruire un assetto alternativo che possa dare la possibilità al PD in provincia di Caserta di non implodere. Per me, il punto di partenza sono quei progetti che ancora sono validi come quello costruito per le elezioni amministrative che hanno portato Carlo Marino alla guida del Comune di Caserta».