La fiamma votiva della lampada di San Francesco sarà alimentata da olio degli agricoltori della Campania. Lo annuncia Aprol Campania, organizzazione dei produttori olivicoli regionali, che ha accolto con favore l’invito rivolto dall’assessore al Turismo della Regione Corrado Matera, in collaborazione con Coldiretti Campania. Parte dell’olio che sarà utilizzato per tenere viva la lampada sulla tomba del Santo sarà dunque donato da Aprol e Coldiretti. Proprio in occasione delle celebrazioni del 4 ottobre, Aprol ha realizzato uno speciale contenitore in latta in ricordo della festa del Patrono d’Italia.
“Siamo onorati di contribuire alle celebrazioni del 4 ottobre – spiega Francesco Acampora, presidente di Aprol Campania – con un piccolo segno della produzioni della nostra terra. L’olio per la lampada votiva è un omaggio al Santo che più di tutti ci ha insegnato ad amare e a rispettare la terra ed i suoi frutti. L’olio e l’ulivo sono i simboli più antichi dell’agricoltura regionale. Un legame così antico che ha trovato pochi giorni fa un’eccezionale conferma con il ritrovamento dell’olio più antico mai scoperto. Merito del noto divulgatore scientifico Alberto Angela, che in occasione delle riprese televisive di ‘Stanotte a Pompei’ per Rai Uno, ha scovato nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli una bottiglia in vetro contenente un olio solidificato, sopravvissuto all’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. che distrusse Pompei ed Ercolano. Dalle ricerche degli esperti del Dipartimento di Agraria della Federico II avremo informazioni preziose sulla storia del prodotto principe della dieta mediterranea. Da parte nostra l’impegno per la tutela e la valorizzazione dell’olio d’oliva, che trova nell’extravergine, nelle Dop, nelle Igp e nel Bio, la sua massima espressione”.