Marcianise. Il suicidio di Mario Pio – Intorno al suo dramma si stringe l’intera provincia

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MARCIANISE – Lo speravamo davvero con tutte le nostre forze. Abbiamo rivolto pensieri e preghiere affinché arrivasse quella notizia che ci avrebbe regalato la certezza che Mario Pio era stato ritrovato e stava bene. Con noi tutta una provincia si augurava una risoluzione di questa vicenda con il sorriso, con il rasserenamento di chi ha superato la notte oscura. Questa notte invece per noi è cominciata ieri quando abbiamo appreso la notizia che gli occhi di Mario Pio si erano spenti al nostro mondo. La speranza si è trasformata in angosciosa tristezza che ci ha gettati tutti nello sconforto.

Mario Pio aveva 22 anni. A quell’età si sogna dei futuri progetti, si lotta per raggiungere gli obiettivi, ma soprattutto si ha voglia di godersi la vita, vivendola ed assaporandola in tutte le sue sfaccettature. Al di là di quello che diranno le indagini, noi siamo convinti che Mario Pio fosse una ragazzo come tanti, con una straordinaria voglia di vivere. Qualcosa deve essere accaduto, come sembrerebbe dimostrare l’ultimo messaggio lasciato alla famiglia con la frase “Ho paura” e la confessione fatta ad un amico in cui affermava di aver visto qualcosa che non doveva vedere.

Questo però non è il momento dell’inchiesta, è l’ora del cordoglio e del ricordo del giovane di Marcianise. Sulla sua tragica vicenda è intervenuto lo stesso primo cittadino di Marcianise, dott. Antonello Velardi, che ha affidato il proprio dolore a Facebook: “Non lo conoscevo neanche io, ma in questi giorni avevo imparato a conoscerlo attraverso quel volto, il volto di un ragazzo con gli stessi anni di mio figlio. E ora siamo qui, tutti insieme, tutta Marcianise, piegati dal dolore e con un disperato bisogno di aggrapparci a qualcosa, cercando di capire ciò che forse non capiremo mai…Mi associo al dolore dei genitori, della sorella, dei familiari. Di tutti gli amici. Li abbraccio, con la forza della disperazione. Li abbraccio a nome di tutta la città, cercando di trovare parole che – confesso – non ho…I carabinieri non abbandoneranno questo caso, e con loro i magistrati inquirenti. Stanno lavorando in queste ore, lo faranno anche nei prossimi giorni, nelle prossime settimane. Capiremo i contorni di questo dramma, ogni sfaccettatura di questa tragedia. Capire non significa riavere MarioPio, ma abbiamo il dovere – e il diritto – di capire”.

Come affermato dal sindaco, le indagini proseguiranno per dare giustizia alla vicenda umana di Mario Pio. Noi di Vivicampania, tutti giovani giornalisti, coetanei o di poco più grandi di Mario Pio, vogliamo trasmettere il nostro dolore per questa tragica vicenda. Siamo vicini alla famiglia ed agli amici di Mario Pio. La fine della vicenda umana di un ragazzo, soprattutto se avvenuta in una maniera poco chiara, è la notizia più difficile per un giornalista che altro non può fare che usare il mezzo della parola per la giusta commemorazione, cercando di essere obiettivo ed oculato. Siamo uomini però e non macchine e, posso confessarvi, che a chi scrive questo pezzo spesso gli è sgorgata una lacrima.

Continueremo a seguire la vicenda, nel frattempo non possiamo far altro che dire CIAO MARIO PIO!

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