La chiusura dei porti stabilita dal ministro dell’Interno Salvini e da quello delle Infrastrutture Toninelli non è la risposta alla cattiva gestione dei flussi migratori. Se è vero che Malta e gli altri paesi dell’Unione hanno scaricato integralmente sull’Italia la gestione della crisi e l’accoglienza dei rifugiati, è inconcepibile che un paese abdichi alla sua umanità lasciando vagare una nave con 700 persone in difficoltà tra la Sicilia e Malta. In questi primi giorni di governo le decisioni del Movimento 5 Stelle hanno atterrito quanti, come noi, puntando a scardinare l’asse Berlusconi-Renzi, aveva sperato nel voto ai grillini. La decisione dei 5 Stelle di abdicare ad un ruolo di mediazione, e l’appiattimento conseguente alle politiche della Lega di Salvini ci lasciano non poco amaro in bocca. Esiste un problema di controllo dei flussi? Invece di chiudere i porti Salvini, Toninelli e Conte (ma il premier esiste o serve solo per le sfilate all’estero e in Parlamento?) avrebbero dovuto pretendere dai partner europei una riunione d’emergenza mettendo alla berlina l’irresponsabile comportamento di Malta che, anche nei casi d’emergenza come quello dell’Aquarius, gira la testa dall’altra parte. Invece no, i 5 stelle stanno continuando (affiancando Salvini) in una becera politica propagandistica che non esita a mettere in discussione i pilastri fondamentali della nostra civiltà e a creare tensioni con i paesi vicini e i partner internazionali. Un braccio di ferro che è consumato, in queste ore, sulle spalle non solo dei 700 migranti presenti sull’Aquarius ma di tutti gli italiani oppressi da un muro di propaganda e bugia utile solo a fomentare la paura che tanto ha favorito, nelle urne, le due forze di governo. E’ vergognoso che il popolo grillino, loquace sugli argomenti più disparati (dalle scie chimiche alle forme di vita extraterrestre) si sia autosilenziato sulle pagine ufficiali del Movimento, nazionali e locali, ed è vergognoso che chi ha proposto ragionamenti diversi, come il sindaco di Livorno Nogarin, sia stato costretto a fare marcia indietro. Se avessimo saputo che questo è il ‘grillismo’ ne avremmo fatto volentieri a meno. L’unica affermazione sensata è stata quella del sindaco di Napoli Luigi De Magistris che ha acceso i riflettori sul problema prioritario di mettere in sicurezza 700 persone che stavano letteralmente ‘girando in tondo’ tra Malta e la Sicilia e poi di affrontare un’Europa che da troppo tempo è indifferente al problema dell’immigrazione e silente sul riciclaggio dei soldi di mafia, camorra e ndrangheta che avviene quotidianamente in uno degli stati della sua frontiera Mediterranea . Per riconoscere un’Europa che non funziona, lo diciamo soprattutto ai parlamentari casertani del M5S , non c’è bisogno che ci scappi il morto. Ci sono altre strade, basta solo seguirle come sta dimostrando la Spagna che ha aperto i suoi porti.