Caserta – La III Commissione speciale ‘Terra dei Fuochi, bonifiche ed ecomafie’ presieduta dal consigliere regionale Gianpiero Zinzi si è riunita questa mattina in tre distinte occasioni. Alla presenza del vice prefetto incaricato per il contrasto al fenomeno dei roghi nella regione Campania, GerlandoIorio, e del presidente dell’Anci, Domenico Tuccillo, è stato fatto il punto sulle attività finora messe in campo – e quelle ancora da realizzare – in materia di prevenzione dei roghi e contrasto al fenomeno dell’abbandono di rifiuti in Terra dei Fuochi.
“Questa giornata di audizioni – ha dichiarato il presidente Zinzi – è stata strutturata in modo da avere un quadro completo della situazione sui territori che vivono questo tipo di emergenza. Siamo partiti dall’interessante spunto offerto dalla direttiva del Procuratore della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, Maria Antonietta Troncone – che ringrazio per l’attenzione costante che da sempre manifesta – ai sindaci del Casertano, per poi ampliare il discorso a tutti i Comuni ricadenti nel Patto. Un plauso va anche al commissario Gerlando Iorio. Il vice prefetto in questi pochi mesi ha già dato dimostrazione di concretezza incidendo con azioni mirate sulle diverse cause che hanno alimentano la cd. Terra dei Fuochi. La sua solerzia e la sua attenzione saranno preziose per questo territorio, ma occorre la collaborazione e la volontà di tutti i soggetti interessati altrimenti anche il più dettagliato dei protocolli di intesa è destinato a rimanere lettera morta. Purtroppo abbiamo riscontrato in molti casi la colpevole inerzia dei Comuni. Da un primo esame è emerso che ad oggi solo pochi Comuni hanno adempiuto all’obbligo, previsto dalla legge 20/2013, di istituire un registro delle aree interessate dall’abbandono dei rifiuti e dai roghi. Una mancanza gravissima che ha ripercussioni sui territori, così come grave è stata oggi l’assenza della Giunta regionale, interlocutore fondamentale che avrebbe potuto e dovuto fornire elementi utili alla discussione. Prendiamo atto di questo disinteresse, anzi andiamo avanti con convinzione nel nostro progetto di revisione della legge 20/2013: proporremo l’introduzione di sanzioni per gli Enti inadempienti e l’istituzione di un albo regionale”.