Assemblea dell’ato annullata per assenze, Speranza per Caserta attacca Marino

Si lamentava dell’inefficienza dell’Ato ma non si presenta alle riunioni

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Dopo l’incontro tra il gruppo consiliare di Speranza per Caserta e il sindaco di Marcianise Antonello Velardi, quest’ultimo ha rispettato la parola data e ha convocato – in qualità di presidente dell’ATO rifiuti – una riunione del Consiglio dell’Ambito lo scorso 27 aprile. Al sindaco Velardi vanno i ringraziamenti di Speranza per Caserta, perché abbiamo finalmente potuto scoprire le carte del sindaco Marino, componente dello stesso organismo, il quale in consiglio comunale aveva più volte giustificato l’accelerazione impressa all’affaire “digestore anaerobico in località Ponteselice” spiegando (e fanno testo i verbali dei consigli comunali) che il capoluogo non poteva attendere i ritardi dell’Ente d’Ambito.

Un sindaco veramente convinto di quello che dice sarebbe dovuto correre alla riunione, invece Carlo Marino è risultato assente (e non per la prima volta), insieme ai suoi colleghi Antonio Catone, Elpidio Del Prete, Dario Di Matteo, Michele Falco, Michele Galluccio, Salvatore Mattiello, Antonio Montoro e Maurizio Reitano. Dieci assenti e 8 presenti e, conseguentemente, riunione saltata per mancanza del numero legale. Ricordiamo al sindaco Marino, che in quanto avvocato dovrebbe conoscere bene l’argomento, che l’articolo 97 della Costituzione italiana impone il buon andamento e l’imparzialità della pubblica amministrazione, principio assorbito quasi ‘per osmosi’ dalla giurisprudenza. Siccome le assenze (strategiche?) degli amministratori locali stanno impedendo il corretto funzionamento dell’Ente d’Ambito, cioè dell’organo di governo dedicato alla gestione del ciclo dei rifiuti, Speranza per Caserta valuterà nei prossimi giorni se vi sono gli estremi per presentare un esposto nei confronti dei sindaci che, con la propria assenza, stanno favorendo una gestione completamente illegittima, oltre che illogica, delle normative di riferimento. Una slealtà non solo nei confronti del sindaco Velardi e degli amministratori presenti, ma anche, e soprattutto, nei confronti dei cittadini. Come bene scrive il Cortese in ‘Il coordinamento amministrativo, Dinamiche ed interpretazioni’ le pubbliche amministrazioni, comune di Caserta compreso (che piaccia o no al sindaco Marino e alla sua maggioranza), hanno il dovere di utilizzare “una grammatica e una sintassi il più possibile aperte al rispetto delle esigenze degli interessi di tutti, sia pubblici, sia privati”. Esattamente il contrario di quanto si fa, da anni, al comune di Caserta con i danni che tutti i cittadini possono quotidianamente constatare.

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